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Consiglio: avviato il dibattito sulla fiducia alla maggioranza

27 lug 2006
Consiglio: avviato il dibattito sulla fiducia alla maggioranza
Una lunga maratona dibattimentale, che precede il voto di fiducia alla nuova maggioranza. 46 iscritti a parlare per un confronto che terrà impegnata l’aula anche nella giornata di oggi. L’illustrazione del programma di Governo è toccata al Segretario del Partito dei Socialisti e dei Democratici, Mauro Chiariuzzi. Per il leader del PSD si apre una nuova scena politica, una grande occasione per il Paese, di apertura e trasparenza verso i cittadini e verso l’opposizione. Un’opposizione che in parte ha scelto la strada dell’astensionismo, come hanno confermato i Popolari, il Nuovo Partito Socialista e la Lista Civica Noi Sammarinesi. Romeo Morri saluta con soddisfazione la creazione di un embrione di quella alternanza democratica, che sta alla base di un sistema bipolare. 'Noi – ha detto – lavoreremo per potenziare l’alleanza con il Nuovo Partito Socialista e Noi Sammarinesi; un’alternativa alla sinistra, un polo dei moderati confluiti al centro'. Augusto Casali, definisce l’astensione un 'atteggiamento costruttivo, in attesa di vedere come verrà portata avanti la riforma elettorale'. Il Segretario del Nuovo Partito Socialista chiarisce la sua posizione sul polo dei moderati. 'Non entreremo mai – dichiara - in un polo sbilanciato a destra e neanche in uno sbilanciato verso l’estrema sinistra, entreremo invece in un polo di centro sinistra'. Marco Arzilli fa sapere che la lista civica 'Noi Sammarinesi' si asterrà ma sarà arbitro e vigile sull’operato del governo. 'Ci saremo – dichiara - per le cose che condividiamo, non ci saremo invece per un ritorno ai metodi del passato'. Monica Bollini definisce la maggioranza 'la grande contraddizione', evidenziando come si ritrovi oggi dalla stessa parte chi ha portato avanti battaglie per la moralità e chi invece era oggetto di queste battaglie. Si riconosce in alcuni passaggi del programma, ma non li ritiene sufficienti per dare il voto favorevole al governo. Dura la posizione della Democrazia Cristiana, che negli interventi dei suoi esponenti rimarca le critiche ad una coalizione che ritiene segnata da forti contraddizioni. Quello che sta per nascere, per la DC, è un governo ideologico, marcatamente di sinistra con una presenza ingombrante, come quella della sinistra radicale e massimalista 'che – ha detto – causerà sicuramente imbarazzi e problemi'. Il PDCS ritiene superficiale il programma di governo 'scritto da forze politiche che non sono coese fra loro. Noi – dichiarano i suoi esponenti – lavoriamo con determinazione per la nascita di un polo dei moderati'.

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