Insieme a banche e antenne, è sicuramente uno dei temi più caldi del momento. E' Rete in comma comunicazioni a chiedere al Governo di fare il punto della situazione su Cartiera Ciacci, prima con Elena Tonnini che punta il dito sul progetto aziendale di installazione di un impianto di cogenerazione, malgrado la mobilitazione dei cittadini e la raccolte firme, chiede riferimenti sui contenuti degli incontri tra Segreteria di Stato, Aass, Anis e proprietà. E' vero – incalza - che in questi incontri l'azienda ha chiesto di essere esentata dai debiti accumulati e dal pagamento della tariffa ambientale? Lei Segretario – domanda Elena Tonnini - è disposto a sottoscrivere certe convenzioni che prevedono l'acquisto del silenzio dei cittadini con 50 mila euro?” Pronta risposta di Michelotti: “Non esiste alcuna convenzione di cui parla il consigliere Tonnini – ribatte - ma una proposta di accordo consegnata già ai cittadini di Gualdicciolo e possono farne quello che credono. Io non ho dato alcuna risposta su questioni di mia competenza.
Sul Cogeneratore: la Cartiera – ricorda - ha comprato l'attrezzatura che noi non possiamo impedirle di comprare. Ma non abbiamo dato autorizzazione ad usarla e metterla in funzione. Vedremo come andranno avanti le cose.
Sull'impianto e sulla richiesta di costruire una linea di alimentazione a gas metano – integra poi il Segretario per i Rapporti con l'Aass Podeschi non è stata data risposta anche perché non ci sono normative dell'Autorità di regolazione dell'energia che la autorizzi. Niente di scandaloso – conclude Michelotti - sulle imposte dovute dalla Cartiera, stiamo aspettando dal giudice le valutazioni sulla riscossione”.
Alla fine Rete presenta un odg che dà mandato al segretario Michelotti “di non sottoscrivere né assumere impegni “in alcuna convenzione o accordo con la Cartiera Ciacci fino a quando non verranno sanate le inadempienze esistenti e pagate le somme dovute allo Stato in merito alle acque reflue, alla fornitura di gas e a non concedere alla stessa ditta alcun tipo di deroga o esenzione”, ma anche di avviare “un'indagine per inquinamento ambientale nei confronti dell'azienda in merito al preoccupante superamento del parametro dell'alluminio e di ogni altro valore inquinante immesso nella rete fognaria”.
Sul Cogeneratore: la Cartiera – ricorda - ha comprato l'attrezzatura che noi non possiamo impedirle di comprare. Ma non abbiamo dato autorizzazione ad usarla e metterla in funzione. Vedremo come andranno avanti le cose.
Sull'impianto e sulla richiesta di costruire una linea di alimentazione a gas metano – integra poi il Segretario per i Rapporti con l'Aass Podeschi non è stata data risposta anche perché non ci sono normative dell'Autorità di regolazione dell'energia che la autorizzi. Niente di scandaloso – conclude Michelotti - sulle imposte dovute dalla Cartiera, stiamo aspettando dal giudice le valutazioni sulla riscossione”.
Alla fine Rete presenta un odg che dà mandato al segretario Michelotti “di non sottoscrivere né assumere impegni “in alcuna convenzione o accordo con la Cartiera Ciacci fino a quando non verranno sanate le inadempienze esistenti e pagate le somme dovute allo Stato in merito alle acque reflue, alla fornitura di gas e a non concedere alla stessa ditta alcun tipo di deroga o esenzione”, ma anche di avviare “un'indagine per inquinamento ambientale nei confronti dell'azienda in merito al preoccupante superamento del parametro dell'alluminio e di ogni altro valore inquinante immesso nella rete fognaria”.
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