Protagonista dell’ultima giornata di lavori consiliari è il Decreto Mussoni. Il Segretario di Stato al lavoro difende il suo contestato provvedimento e dice: non è la riforma del mercato del lavoro. Si colloca in un impianto normativo che viene rispettato e vuole tutelare le fasce deboli. San Marino conta 950 disoccupati, metà sono giovani. Abbiamo dato il massimo degli incentivi, sottolinea Mussoni, alle aziende che assumono a tempo indeterminato giovani, ultra50enni e monogenitori con figli a carico. Il Segretario al lavoro rivendica la necessità di intervenire e chiede alla politica di non chiudersi nella critica sterile. Cogliamo, dice, la sfida di modificare le regole senza paure ma verificando cosa sta cambiando nella società. Il presidente del psrs chiede tempo per approfondire il nuovo testo del decreto, dopo le modifiche e le integrazioni che si sono succedute. Seduta sospesa. Si riprende alle 21. Nel pomeriggio invece il governo è andato sotto sul decreto che prorogava – di un anno - l’accatastamento degli immobili. 21 i voti a favore, 24 quelli contrari. In Aula mancavano diversi consiglieri di maggioranza. Forse contavano sul fatto che la stessa proroga era stata richiesta dal Psd con un ordine del giorno. L’opposizione invece ha votato compatta bocciando l’emendamento. Domattina in Congresso di Stato il Segretario al territorio, riproporrà l’emissione decreto nell’interesse spiega Venturini, degli ordini professionali, del sindacato e dei sammarinesi che non avrebbero comunque il tempo per mettersi in regola. Varata la legge per la revisione dei titoli di studio. 36 si, 17 gli astenuti e un solo no per la normativa che va a equiparare vecchi e nuovi titoli di studio delle scuole superiori e dell'università. Approvati anche i due provvedimenti sulla pubblica amministrazione: quello sulle norme in materia di documentazione amministrativa e quello sul procedimento amministrativo e sull'accesso ai documenti. In nottata invece il segretario di Stato per la Sanità Claudio Podeschi, ha portato a casa la prima parte della riforma previdenziale, in attesa del secondo pilastro che approderà in Consiglio a ottobre. L'Aula approva la legge con 30 si, 16 no e10 astenuti, insieme all'istanza d'arengo collegata per un intervento a favore dell' equità e dell'uguaglianza tra i cittadini.
Sonia Tura
Sonia Tura
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