Conclusa la ratifica dei decreti delegati all'ordine del giorno, l'Aula passa all'esame delle prime due istanze d'Arengo all'ordine del giorno in tema di Smac: la prima, la n. 3, volta a posticipare la comunicazione telematica dei ricavi certificati da fattura commerciale, è ritenuta dal segretario di Stato per le Finanze, Gian Carlo Capicchioni, già superata, per cui richiede di respingerla. Parere favorevole da parte del segretario di Stato è invece espresso per l'istanza n. 4, “per l'estensione dela Smac ad effettivo borsellino elettronico”. I lavori consiliari si interrompono durante il relativo dibattito e le istanze saranno votate in seduta notturna.
La seduta notturna prosegue con l'esame delle prime due istanze d'Arengo all'ordine del giorno in tema di Smac: la prima, la n. 3, volta a posticipare la comunicazione telematica dei ricavi certificati da fattura commerciale, viene respinta con 26 voti contrari, 18 favorevoli e un astenuto. La seconda, la n.4, con la quale si chiede l'estensione della Smac a effettivo borsellino elettronico, viene approvata con 35 voti favorevoli, 0 contrari e 0 astenuti.
Respinta successivamente l'istanza n.5, nella quale si chiede che “l’attuale maternità obbligatoria pari a 150 giorni solari venga sostituita da una aspettativa retribuita al 100% per la durata di mesi sei, imputando i costi della maternità alla collettività e non alla singola impresa”.
Si passa quindi all'esame dell'istanza n.8, per “l’istituzione presso l’Ospedale di Stato della pratica dell’assistenza antalgica al parto tramite anestesia epidurale”, rispetto al quale viene presentato un ordine del giorno nel quale il Consiglio grande e generale dà mandato al governo per individuare le esigenze organizzative necessarie per garantire il servizio e per verificare la possibilità di stabilire convenzioni con strutture limitrofe.
I lavori vengono sospesi proprio durante il dibattito sull'istanza n.8, e riprenderanno domani mattina alle ore 9 con il proseguimento del comma 22.
(ufficio stampa Della Torre)
La seduta notturna prosegue con l'esame delle prime due istanze d'Arengo all'ordine del giorno in tema di Smac: la prima, la n. 3, volta a posticipare la comunicazione telematica dei ricavi certificati da fattura commerciale, viene respinta con 26 voti contrari, 18 favorevoli e un astenuto. La seconda, la n.4, con la quale si chiede l'estensione della Smac a effettivo borsellino elettronico, viene approvata con 35 voti favorevoli, 0 contrari e 0 astenuti.
Respinta successivamente l'istanza n.5, nella quale si chiede che “l’attuale maternità obbligatoria pari a 150 giorni solari venga sostituita da una aspettativa retribuita al 100% per la durata di mesi sei, imputando i costi della maternità alla collettività e non alla singola impresa”.
Si passa quindi all'esame dell'istanza n.8, per “l’istituzione presso l’Ospedale di Stato della pratica dell’assistenza antalgica al parto tramite anestesia epidurale”, rispetto al quale viene presentato un ordine del giorno nel quale il Consiglio grande e generale dà mandato al governo per individuare le esigenze organizzative necessarie per garantire il servizio e per verificare la possibilità di stabilire convenzioni con strutture limitrofe.
I lavori vengono sospesi proprio durante il dibattito sull'istanza n.8, e riprenderanno domani mattina alle ore 9 con il proseguimento del comma 22.
(ufficio stampa Della Torre)
Riproduzione riservata ©