Delle 21 Istanze d’Arengo discusse dal Consiglio, solo cinque hanno ricevuto voto favorevole. Per una Istanza il governo è anche andato sotto: aveva detto di volerla accogliere, ma non tutti i consiglieri della maggioranza si sono dimostrati d’accordo. Era l’unica istanza ad aver scatenato un minimo di dibattito, in un’aula altrimenti fin troppo calma, quella presentata dalla neonata associazione LGBT, che si occupa dei problemi di omosessuali, lesbiche, bisessuali e transgender. Chiedeva un dibattito consiliare sul tema della promozione del trattamento paritetico di persone omosessuali e bisessuali in merito alle erogazioni di servizi pubblici e per prevenire discriminazioni sessuali. Il Segretario alla Sanità Mauro Chiaruzzi aveva sottolineato che “l’omofobia è una cosa seria e grave e serve una presa di coscienza da parte della società, per capire che non esistono omosessuali ed eterosessuali, ma persone”. L’orientamento favorevole non è però bastato e la richiesta è stata respinta con 27 voti contrari e 23 a favore. In precedenza era stata approvata all’unanimità l’istanza che chiedeva continuità didattica per l’intero ciclo scolastico per gli alunni affidati ad insegnanti di sostegno, quella che chiedeva di agevolare permanenza e soggiorno in Repubblica agli studenti universitari; si anche all’adozione di provvedimenti tesi a favorire la riduzione degli incidenti stradali, e si alla richiesta di posti di ruolo per l’insegnamento assegnati per concorso. Approvata infine anche la richiesta di abolire le tariffe per prestazioni sanitarie per l’idoneità all’adozione.
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