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Consiglio Grande e Generale: seduta segreta sulla vicenda Asset Banca

17 gen 2008
L'Aula consiliare
L'Aula consiliare
E’ un dibattito che si svolge nel più stretto riserbo, a porte chiuse e nessuno si lascia andare ad indiscrezioni o commenti. L’argomento è delicato e la prassi impone la seduta segreta. L’aula appare divisa, con maggioranza e opposizione su posizioni contrapposte e la speranza di addivenire ad un documento unitario, ad un ordine del giorno che sappia coagulare le posizioni dei due schieramenti appare molto remoto, direi improbabile. Alla fine i documenti conclusivi del dibattito saranno due, anche se c’è chi pensa che possa aggiungersene un terzo. Al momento le parti sembrano compatte: la maggioranza proporrà il suo ordine del giorno, le minoranze si aggregheranno ad un documento comune. I riferimenti di apertura del dibattito sono dei Segretari di Stato alle Finanze Macina e agli Esteri Stolfi. Tecnico il primo, più politico il secondo. Macina mette l’accento sulla necessità di mettere in atto interventi in grado di aggiornare l’ordinamento interno, di rafforzare il controllo e la vigilanza, di tracciare le linee della piazza finanziaria sammarinese. Il responsabile della finanza pubblica evidenzia i passi compiuti ed esalta il lavoro svolto dal presidente di Banca Centrale, Antonio Valentini. Sulla sua remissione del mandato dovrà pronunciarsi il Comitato per il Credito e Risparmio e stando alle indiscrezioni nell’ultima riunione non sarebbe stato affrontato il problema. Stolfi rimanda invece all’accordo di cooperazione economica con l’Italia, è lì che possono trovare soluzione le divergenze e i nodi manifestati in questi tempi. Ma è anche il sistema – dice il Segretario agli Esteri – che deve cambiare. Le leggi ci sono e vanno rispettate. Una riflessione che arriva anche dal consigliere dei Sammarinesi per la Libertà, Monica Bollini. Un intervento apprezzato il suo teso a ricercare il più possibile una conclusione condivisa, nel quale ha invitato a mettere da parte strategie politiche e ad evitare strumentalizzazioni per ricercare una posizione equilibrata. Per le opposizioni la posizione del Governo è debole, blanda, avrebbero voluto più informazioni e lamentano di aver ricevuto quelle che già conoscevano. Per loro esiste una crisi di sistema, chiedono di individuare le responsabilità; a loro giudizio è un problema di comportamenti, sia di natura politica che amministrativa, e su questo vogliono il confronto. Sono 46 gli iscritti a parlare, 25 delle opposizioni e 21 della maggioranza, fra loro anche 4 Segretari di Stato. Stando alle voci, perché non è possibile udire quello che accade in aula, le posizioni sembrerebbero compatte e distinte, la strada verso due diversi ordini ormai segnata.

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