Arriva in Aula la seconda lettura della Variazione al Bilancio di Previsione con gli emendamenti del Governo per la ricapitalizzazione di Cassa di Risparmio. Verranno emessi titoli di Stato per 34 milioni di euro. Il Segretario alle Finanze elenca anche gli altri interventi, come il regime agevolato transitorio per piccole imprese e liberi professionisti. Consentirà semplificazioni amministrative, fiscali e l'individuazione della base imponibile secondo un meccanismo di calcolo che tenga conto di indici economici, contabili e statistici. Rispetto all'impostazione di partenza, si impiegano le somme derivanti dalle infrazioni per eccesso di velocità per la messa in sicurezza della superstrada. Uno sguardo, poi, alle imprese con incentivi tramite apposito decreto ribattezzato “pacchetto crescita”. Stabilirà una serie di benefici, dal credito d'imposta ad agevolazioni come il super ammortamento e sgravi contributivi per assumere sammarinesi e residenti. Confermata anche la volontà di introdurre il reddito di sostentamento e inserimento lavorativo per gli ultra 50enni, da armonizzare con l'icee. Sono in corso approfondimenti dopo le osservazioni di sindacati e associazioni datoriali.
Eva Guidi ribadisce infine la necessità di procedere con un secondo e ultimo assestamento a settembre/ottobre. Matteo Ciacci si sofferma sul ritorno al forfetario, dopo il confronto – spiega - con gli operatori. Gli incassi delle imposte dirette ci dicono che dei 30 milioni totali, 28 arrivano da aziende con fatturato sopra i 30.000 euro. Parte quindi da un assunto: “Le imprese per lavorare bene devono essere serene”. Il regime dà quindi la possibilità per tre anni di predeterminare l'imposta. “Le aziende pagheranno un po' di più ma avranno vita più facile”. Proposta che, fuori dall'Aula, registra la dura reazione della Csu.
La reintroduzione del forfetario – mette in guardia- fa saltare il punto di equilibrio della riforma tributaria. Accusa il Governo di ennesimo blitz autoritario e antidemocratico. Questa sera l'incontro con le forze politiche. A Palazzo, invece, l'opposizione torna all'attacco del metodo. Francesco Mussoni chiede alla Reggenza di sospendere il dibattito: “gli emendamenti sono stati consegnati a comma aperto”. Alessandro Cardelli parla di “imboscata. Dov'è – chiede - la concertazione alla base della democrazia?”. Critiche anche al merito, ad interventi giudicati elettorali.
“ Ogni articolo della legge è uno specchietto per le allodole”, commenta Marco Nicolini mentre Davide Forcellini evidenzia che mettere in sicurezza la superstrada richiede un capitolo di spesa ben maggiore degli incassi delle multe.
Nel mirino anche il sostegno agli ultracinquantenni. Il vero problema, per Denise Bronzetti, è che non c'è lavoro, “mancano aziende che possano cambiare i numeri della nostra occupazione”. Sull'emissione di titoli di debito pubblico, “arriviamo a 45 milioni di disavanzo”, afferma Iro Belluzzi, che chiede: avete valutato chi li acquisterà e i tassi di interesse con un paese con rating BBB-? Marica Montemaggi e Margherita Amici respingono con forza l'accusa di ricerca di consenso. Gli interventi – spiegano – non sono la panacea di tutti i mali, ma come il pacchetto crescita, gettano le basi per misure a sostegno dell'imprenditoria, rendono più semplice fare impresa e investire nella propria attività economica.
Per Roger Zavoli è la sostenibilità la parola chiave. In questa manovra – dice - c'è uno sforzo di equilibrio come atto di responsabilità. Fuori dall'Aula la politica prosegue invece il confronto sul progetto di legge per la risoluzione delle crisi bancarie a tutela della stabilità del sistema finanziario. Tema al centro di un ulteriore CCR allargato all'opposizione che si terrà domani al Begni. Sempre domani, allo scoccare della mezzanotte, terminerà la proroga degli ulteriori 30 giorni del blocco dei pagamenti di Banca Cis. Verosimile che prosegua, come previsto da apposito decreto. Temi che verranno sicuramente affrontati nel riferimento del Segretario alle Finanze Eva Guidi sul sistema bancario e finanziario che si aprirà, in seduta segreta, subito dopo l'approvazione del bilancio. Sul pdl sulle crisi bancarie la Csu chiede di essere coinvolta, stigmatizzando la mancanza di confronto con le parti sociali.