Consiglio: percorso a tappe per il progetto di legge sulle Fondazioni

E' un percorso a tappe quello del progetto di legge sulle fondazioni. Prima il confronto nella sessione consiliare di maggio. Oggi la votazione dell'articolato, giovedì prossimo il voto finale. Il confronto si scalda quando l'Aula ha licenziato quasi la metà degli articoli. Le opposizioni contestano le modifiche apportate "all'ultimo momento" dal governo togliendo così la possibilità di fare gli approfondimenti necessari, criticano la scelta di non regolamentare anche le associazioni, ma soprattutto puntano il dito sulla struttura del provvedimento definito "eccessivamente burocratico". In questo modo, afferma Rete, diventa pressochè impossibile la nascita di nuove fondazioni. Contestata la presenza della politica nel Comitato di Controllo e anche il mancato divieto, per farne parte, alle persone rinviate a giudizio. Marco Podeschi dell'Upr invita a distinguire fra chi è accusato di reati contro lo Stato e chi invece si è reso protagonista di incidenti stradale e, alla fine, il Segretario agli interni arriva a una mediazione con l'emendamento presentato da Rete. Altro nodo la stipula di convenzioni con le fondazioni. Alle critiche di Cittadinanza Attiva e Rete si unisce Alleanza Popolare. Non si può distinguere fra associazioni e fondazioni sotto il profilo fiscale, afferma Valeria Ciavatta. E le tasse devono pagarle tutti. Giancarlo Venturini ricorda che la normativa è figlia delle raccomandazioni internazionali emanate sul tema e che San Marino rischia di trovarsi in una vera e propria "danger-zone" per la mancanza di presidi efficaci. La cronaca giudiziaria racconta infatti le distorsioni registrate nell'utilizzo delle fondazioni. Da registrare anche la dura polemica sui “pianisti” sollevata da Rete che, dopo aver chiesto l'intervento della Reggenza, promette di filmare i consiglieri di maggioranza che votano per i loro colleghi e di diffondere il tutto via internet.

Sonia Tura