L'ordinanza del tribunale sul ricorso di Asset contro il commissariamento fa salire la temperatura. C'è molta attesa per il comma dedicato al sistema bancario. Mercoledì, infatti, si riunirà l'Assemblea degli Azionisti di Carisp, ragione per cui la minoranza chiedeva di anticipare la discussione. Alla fine arriva l'accordo durante l'Ufficio di Presidenza convocato d'urgenza dai Capitani Reggenti in apertura di lavori: si va al voto e viene approvato all'unanimità l'anticipo del comma 8 facendolo diventare 1 bis, vale a dire dopo il Comma Comunicazioni che per la prima volta dopo diversi mesi non viene monopolizzato dalle banche. Da sottolineare il richiamo forte della Reggenza, indirizzato a chiunque metta in dubbio il suo ruolo super partes. Chiarisce le sue funzioni, nell'interesse esclusivo dell'intero Consiglio. “Non intende più accettare continui richiami e provocazioni – dice - sulla sua presunta mancanza di imparzialità o sulla scarsa conoscenza della grativà del momento che sta vivendo il Paese.” Ricorda di non partecipare alla determinazione delle scelte, di essere estranea ad una concreta responsabilità di Governo e di indirizzo politico del Consiglio e rimarca di non essere al di sopra della legge. “La Reggenza – aggiunge – è l'unico organo ad essere sottoposto a sindacato per il fatto o non fatto. E qualunque cittadino se lo ritiene potrà promuoverlo.”
Tornando invece al dibattito sulle banche, il Segretario Simone Celli avrà 90 minuti per relazionare sulla situazione attuale e sulle prospettive (vedi allegato). Poi entrerà nel merito del commissariamento di Asset le cui motivazioni sono state consegnate al CCR. Argomento più che mai delicato e su cui vige grande riservatezza. Il dibattito si aprirà invece domani mattina. Si preannuncia particolarmente lungo, c'è quindi l'impegno del Governo affinché mercoledì durante l'Assemblea dei soci non venga deliberato nulla in merito al passaggio di Asset in Carisp. La relazione che Celli leggerà all'Aula in serata è corposa ed è già pubblicata sul sito del Consiglio. Il settore bancario versa in una situazione di forte crisi reddituale, patrimoniale e di liquidità, con oltre 5 miliardi di attivi a fronte ad oltre 2 miliardi lordi di Npls, comprensivi di 700 milioni circa che Cassa detiene nei confronti del gruppo Delta. Accende poi i riflettori sui risultati AQR. Emergono criticità comuni: dalle carenze patrimoniali a gap nella governance. Punti deboli sono rappresentati dall'inadeguatezza di sistemi di controllo e di monitoraggio dei rischi. Il piano di Bcsm prevede tre fasi: la pulizia dei bilanci e consolidamento del sistema; aumenti di capitale e separazione fra good bank e bad bank di sistema; efficientamento industriale. Bcsm verificherà l'adeguatezza della valutazione degli attivi e il rispetto della legalità anche attraverso attività ispettive. Sta inoltre già suggerendo evoluzioni normative per adeguare San Marino ai principi internazionali. Ricercherà poi la stipula di Memorandum con altri paesi europei ed extra-europei. Tra gli obiettivi c'è la ricerca di nuovi partner bilaterali internazionali, su mercati emergenti e non, in modo da superare la relazione predominante con l'Italia, che deve essere ricostituita su altre basi. Il ruolo centrale e l'autonomia di Bcsm – si legge - vanno riaffermati e consolidati. Nocivi gli attacchi rivolti all'Autorità di Vigilanza, in quanto generano confusione e disorientamento negli osservatori esterni.
Tornando invece al dibattito sulle banche, il Segretario Simone Celli avrà 90 minuti per relazionare sulla situazione attuale e sulle prospettive (vedi allegato). Poi entrerà nel merito del commissariamento di Asset le cui motivazioni sono state consegnate al CCR. Argomento più che mai delicato e su cui vige grande riservatezza. Il dibattito si aprirà invece domani mattina. Si preannuncia particolarmente lungo, c'è quindi l'impegno del Governo affinché mercoledì durante l'Assemblea dei soci non venga deliberato nulla in merito al passaggio di Asset in Carisp. La relazione che Celli leggerà all'Aula in serata è corposa ed è già pubblicata sul sito del Consiglio. Il settore bancario versa in una situazione di forte crisi reddituale, patrimoniale e di liquidità, con oltre 5 miliardi di attivi a fronte ad oltre 2 miliardi lordi di Npls, comprensivi di 700 milioni circa che Cassa detiene nei confronti del gruppo Delta. Accende poi i riflettori sui risultati AQR. Emergono criticità comuni: dalle carenze patrimoniali a gap nella governance. Punti deboli sono rappresentati dall'inadeguatezza di sistemi di controllo e di monitoraggio dei rischi. Il piano di Bcsm prevede tre fasi: la pulizia dei bilanci e consolidamento del sistema; aumenti di capitale e separazione fra good bank e bad bank di sistema; efficientamento industriale. Bcsm verificherà l'adeguatezza della valutazione degli attivi e il rispetto della legalità anche attraverso attività ispettive. Sta inoltre già suggerendo evoluzioni normative per adeguare San Marino ai principi internazionali. Ricercherà poi la stipula di Memorandum con altri paesi europei ed extra-europei. Tra gli obiettivi c'è la ricerca di nuovi partner bilaterali internazionali, su mercati emergenti e non, in modo da superare la relazione predominante con l'Italia, che deve essere ricostituita su altre basi. Il ruolo centrale e l'autonomia di Bcsm – si legge - vanno riaffermati e consolidati. Nocivi gli attacchi rivolti all'Autorità di Vigilanza, in quanto generano confusione e disorientamento negli osservatori esterni.
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