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Il Consiglio riparte dai decreti

11 mar 2014
Il Consiglio riparte dai decreti
Il Consiglio riparte dai decreti
L'Ufficio di Presidenza ha modificato, in corso d'opera, questa sessione del Consiglio Grande e Generale. Un cambiamento reso necessario dal lutto che ha colpito il Capitano Reggente Anna Maria Muccioli. E' morto il padre Bruno, 78 anni di Chiesanuova. Domani alle 15 i funerali. A Sua Eccellenza Muccioli le condoglianze della San Marino RTV. La seduta pomeridiana di domani riprenderà solo alle 17.30, per l'elezione dei Capitani Reggenti per il prossimo semestre. Questo pomeriggio invece il Consiglio Grande e Generale ha ripreso i lavori dai decreti delegati ma non dal decreto sviluppo che l'Aula, dopo due giorni di confronto, non è riuscita a ratificare e che oggi il Congresso di Stato ha di nuovo emesso. Tre i provvedimenti sui quali il Consiglio si è soffermato: l'emissione di titoli dello Stato “zero coupon”, con Rete e Civico 10 che hanno chiesto se è vero che tutti i titoli sono stati sottoscritti da Cassa di Risparmio, contestato sia la scarsa pubblicità della prima emissione di questo genere in Repubblica sia il tasso di interesse – definito molto inferiore a quello di mercato – riconosciuto alla fine dei 10 anni. Ogni passaggio relativo a Cassa di risparmio è stato portato in Aula, ha replicato il Segretario alle finanze. L'operazione è stata quella proposta dal Fondo Monetario Internazionale: utilizzare la liquidità che Cassa dimostrava di avere e aumentare il coefficiente di stabilità. L'obiettivo primario dello Stato, sottolinea Felici, era quello di stabilizzare non di nazionalizzare Cassa di Risparmio e il percorso, conclude, è stato approfondito, rigoroso e trasparente. Il decreto che ruota attorno al Commissariato Generale per la partecipazione all'Expo di Milano ha impegnato a lungo l'Aula. Decine gli emendamenti presentati da Rete e Civico 10. Unico sostanzialmente l'obiettivo: controllare e ridurre i poteri organizzativi, gestionali ed economici attribuiti al Commissario Maiani. Troppi, secondo Rete, i 950mila euro stanziati per l'Expò. Di qui le proposte di limare i costi e di riportare tutte le spese al capitolo dedicato all'Esposizione Universale di Milano. Un obiettivo condiviso dal Segretario al turismo Lonfernini che assicura: ogni uscita sarà computata sul budget stanziato. Scontro a tutto campo invece sul decreto che fissa i settori merceologici sensibili come liquori, telefonia, preziosi, pellicce, dando al governo il compito di rilasciare l'operatività effettiva. Un ritorno al passato, tuona l'opposizione. La necessità di tutelare la Repubblica, replica la maggioranza.

Sonia Tura

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