Il decreto su cui si annuncia il confronto più aspro, quello per il finanziamento delle infrastrutture pubbliche, slitta in fondo al comma. L’incontro, prima della ripresa della sessione pomeridiana, del Segretario al territorio con i capigruppo non è servito a raggiungere una intesa. Ma intanto il dibattito si è acceso sulle norme per la gestione dei rifiuti. L’opposizione ne ha chiesto il ritiro, giudicando inaccettabile modificare nella sostanza una legge con un decreto, accusando il governo di avere una gestione miope dei rifiuti e chiedendo un confronto in Aula sul problema. Giancarlo Venturini ha ricordato che la prassi seguita è quella di sempre e sottolineando che l’accordo con la Regione ci da 10 anni di tempo per studiare soluzioni diverse. Ma, ha aggiunto, non siamo nelle condizioni di fare un inceneritore a San Marino. Alla fine il decreto - che ha registrato un pareggio nella votazione di un emendamento - è stato approvato con 30 sì e 27 no. L’Aula accoglie, con 29 voti a favore e 26 contrari, le nuove regole per gli autonoleggi. Scendono da 25 a 2 le auto di lusso, scatta l’obbligo di avere un garage pari ai 2/3 del parco auto, il capitale sociale minimo sale a 77mila euro e si deve avere almeno un dipendente. Il segretario all’Industria si dichiara orgoglioso di questo risultato. E’ un messaggio molto forte che si da verso la trasparenza, dichiara, in un settore additato come uno dei problemi principali nel rapporto italo-sammarinese. Adesso in esame c’è il decreto che modifica la legge sui giochi. Il confronto è appena iniziato ma, come sempre, i toni si sono subito accesi. Pioggia di critiche, questa volta da tutta l’Aula, per la società informatica che ha in cura il nuovo software fiscale. Il segretario alle Finanze annuncia un ulteriore rinvio, dal 31 agosto al 10 settembre, per la presentazione della dichiarazione dei redditi. E sottolinea i danni e i disagi creati dai problemi informatici avuti con il nuovo sistema. Problemi gravissimi, hanno detto maggioranza e opposizione, e da molti punti di vista difficilmente spiegabili. Si sono create difficoltà enormi per lo Stato, che non ha ancora potuto riscuotere le imposte, e immense per gli studi professionali che vedono i loro dipendenti impiegare giornate senza poter concludere nulla. Il segretario Valentini sottolinea tutto il suo disagio. Vista la situazione, dice, si dovranno fare altre scelte. Il programma, stando alle rassicurazioni della società di software, doveva essere operativo già da mesi. Faremo i conti.
Sonia Tura
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