Si è aperto poco fa il Consiglio. Si va avanti con il comma 1 bis sulle banche. Mancano ancora diversi interventi, poi ci saranno le repliche. L'opposizione sta lavorando ad ordini del giorno e da indiscrezioni pare che voglia chiedere le dimissioni dei vertici di Banca Centrale.
Anche la maggioranza sta preparando un ordine del giorno in cui condividerà la relazione delle finanze in merito allo sviluppo del sistema bancario e prenderà atto con preoccupazione – ci dicono da Adesso.sm - delle criticità emerse dalle motivazioni dei provvedimenti su Asset. C'è la volontà di
verificare le responsabilità della mala gestio e di impegnare il Congresso a preparare una road map per l'attuazione concreta del progetto politico.
Questa mattina si è riunita l'Assemblea dei soci di Carisp a cui era stato chiesto di non prendere decisioni sull'assorbimento di Asset. Sospesi anche gli altri punti all'ordine del giorno, tra cui la sostituzione del membro della Fondazione – era stato indicato Marcello Forcellini come sostituto del dimissionario Angelo Lazzari- e l'esame degli emolumenti.
Dunque si è deciso di soprassedere su tutto, preferendo non fare scelte in questa fase così delicata. Il comma prevede anche il voto di due Istanze d’Arengo: per l’abolizione del segreto e della riservatezza bancaria al fine di consentire alle autorità preposte di acquisire dati utili alla stime delle singole capacità reddituali e per l’istituzione di un fondo a garanzia e tutela dei piccoli risparmiatori vittime di truffe o frodi finanziarie da parte di istituti bancari o finanziari sammarinesi.
Sulla prima istanza il Segretario alle Finanze ha lasciato libertà di voto. Da parte del Governo nessun problema ad accoglierla dato che “irrobustisce – ha detto Celli - un principio già presente dal punto di vista normativo”. Verifiche sono già previste per legge anche se si apre la questione legata alla struttura organizzativa e alle competenze dell'ufficio tributario. Considerando le ristrettezze in cui versa la Repubblica – spiega Celli – diventa al momento complesso intervenire. Sull'istituzione di un fondo, sebbene l'orientamento del Governo sia favorevole, si chiede di non accogliere l'istanza in quanto l'implementazione di strumenti di tutela potrebbe rientrare in un'opera complessiva di revisione del sistema. C'è quindi l'impegno ad adottare strumenti analoghi. Nel frattempo in Banca Centrale potrebbe aprirsi un'indagine disciplinare con relativi provvedimenti per fuga di notizie. Il Governo ha infatti chiesto all'istituto di vigilanza di verificare e provvedere contro chi abbia fatto pervenire al di fuori dell'istituto documenti riservati. Lo ha detto Celli in risposta all'interpellanza sull'operazione Silo Molino Forno presentata da Democrazia in Movimento.
Anche la maggioranza sta preparando un ordine del giorno in cui condividerà la relazione delle finanze in merito allo sviluppo del sistema bancario e prenderà atto con preoccupazione – ci dicono da Adesso.sm - delle criticità emerse dalle motivazioni dei provvedimenti su Asset. C'è la volontà di
verificare le responsabilità della mala gestio e di impegnare il Congresso a preparare una road map per l'attuazione concreta del progetto politico.
Questa mattina si è riunita l'Assemblea dei soci di Carisp a cui era stato chiesto di non prendere decisioni sull'assorbimento di Asset. Sospesi anche gli altri punti all'ordine del giorno, tra cui la sostituzione del membro della Fondazione – era stato indicato Marcello Forcellini come sostituto del dimissionario Angelo Lazzari- e l'esame degli emolumenti.
Dunque si è deciso di soprassedere su tutto, preferendo non fare scelte in questa fase così delicata. Il comma prevede anche il voto di due Istanze d’Arengo: per l’abolizione del segreto e della riservatezza bancaria al fine di consentire alle autorità preposte di acquisire dati utili alla stime delle singole capacità reddituali e per l’istituzione di un fondo a garanzia e tutela dei piccoli risparmiatori vittime di truffe o frodi finanziarie da parte di istituti bancari o finanziari sammarinesi.
Sulla prima istanza il Segretario alle Finanze ha lasciato libertà di voto. Da parte del Governo nessun problema ad accoglierla dato che “irrobustisce – ha detto Celli - un principio già presente dal punto di vista normativo”. Verifiche sono già previste per legge anche se si apre la questione legata alla struttura organizzativa e alle competenze dell'ufficio tributario. Considerando le ristrettezze in cui versa la Repubblica – spiega Celli – diventa al momento complesso intervenire. Sull'istituzione di un fondo, sebbene l'orientamento del Governo sia favorevole, si chiede di non accogliere l'istanza in quanto l'implementazione di strumenti di tutela potrebbe rientrare in un'opera complessiva di revisione del sistema. C'è quindi l'impegno ad adottare strumenti analoghi. Nel frattempo in Banca Centrale potrebbe aprirsi un'indagine disciplinare con relativi provvedimenti per fuga di notizie. Il Governo ha infatti chiesto all'istituto di vigilanza di verificare e provvedere contro chi abbia fatto pervenire al di fuori dell'istituto documenti riservati. Lo ha detto Celli in risposta all'interpellanza sull'operazione Silo Molino Forno presentata da Democrazia in Movimento.
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