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In Consiglio è scontro sul quorum

3 mag 2010
Oggetto dello scontro la modifica della legge che stabilisce il quorum dei due terzi (pari a 39 voti) per alienare i terreni di proprietà pubblica. Il Governo prevede la maggioranza assoluta (30 voti) “ma - sottolinea il Segretario di Stato per il Territorio Giancarlo Venturini - solo per le aree produttive e artigianali. Per tutte le altre, comprese quelle residenziali e commerciali, resta il quorum dei due terzi”. L’opposizione chiama il progetto “la legge delle mani libere” per la maggioranza di svendere i terreni pubblici e annuncia l’intenzione di sottoporla a referendum. E’ sospetto, accusa la minoranza, che questa legge arrivi quando ci sono sofferenze di bilancio. Una pagina di bassa democrazia. Soprattutto le critiche sono indirizzate a quei partiti di maggioranza – Ap, Nps, An – che sostennero con forza l’innalzamento del quorum consiliare per poter alienare i terreni dello Stato. La maggioranza replica affermando che la proposta rappresenta una posizione di equilibrio. Matteo Fiorini di Ap parla di paradossi della politica. “Con il quorum dei due terzi – dice - un buon progetto non votato dall’opposizione, blocca le iniziative che governo sarebbe legittimato a fare”. Ancora peggio se il territorio diventa lo strumento del consenso, con una legge senza griglie che permette al Consiglio di fare quello che vuole. La maggioranza ribadisce che la modifica al quorum esclude le aree residenziali e commerciali e che l’alienazione dovrà avvenire attraverso criteri precisi di selezione dei soggetti che potranno usufruirne. E proprio la legge sulla inalienabilità dei terreni dello Stato ha rappresentato uno dei motivi della nuova protesta in piazza organizzata, via internet, da Matteo Zappa che ha chiamato a raccolta i sammarinesi dalle pagine di Facebook. La legge è stata approvata con 29 voti a favore e 26 contrari.

Sonia Tura

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