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Consiglio: è subito scontro politico

27 apr 2011
L’avanzamento del dialogo tra il Patto e i partiti della costituente del partito socialista al centro del confronto in Aula, dopo la nota congiunta diffusa ieri. Psrs, Sinistra Unita e Upr contestano la mancata discussione in Consiglio dal momento che, dicono, questa maggioranza non c’è più. Non è così replica la maggioranza. La legge elettorale è chiara e il confronto è ancora in essere. Vedremo in futuro, anticipa il segretario della dc, quali saranno le eventuali alleanza. L’opposizione ha accusato il governo di non avere previsto una riflessione sul risultato del referendum e sulle sue ricadute, anche se a tenere banco è stato soprattutto l’ultima decisione del Consiglio dei XII sull’intestazione degli immobili ai residenti. Ad aprire i lavori il saluto della Reggenza che è tornata sullo stato dei rapporti italo-sammarinesi, per ribadire che la via più breve è quella della comunicazione diretta fra i due Governi e per chiedere all’Italia di riconoscere il valore della Repubblica e dei sammarinesi. Sul fronte dei rapporti interni i Capi di Stato chiedono unità, nella consapevolezza della necessità di difendere e valorizzare lo Stato e i suoi cittadini. Polemiche e valutazioni trasversali sulle dimissioni di Alessandro Scarano. Un consigliere, per il segretario della dc, deve essere testimone di quel che dice e pagare le conseguenze fino in fondo anche se possono essere eccessive. Una scelta sofferta, ha detto Marco Gatti, ma coerente con i nostri valori e la nostra morale. Per il capogruppo del psd è invece una scelta estrema, al di fuori dei termini causa-effetto. Ma, ha ricordato Claudio Felici, se i fatti fossero accaduti a San Marino le conseguenze sarebbero pesantemente diverse. Solidali con la persona i giovani di Ap. Inutile, dicono, gridare allo scandalo o fare i bacchettoni. Nessun personaggio pubblico, afferma Matteo Fiorini, si è mai assunto la responsabilità per aver portato il Paese nella situazione in cui si trova. Un tema ripreso da Sinistra Unita, intervenuta in massa. Ivan Foschi ricorda il caso patente e i documenti falsi portati in Aula tenendo impegnato il Consiglio a discutere di fandonie. La dc fermi questa farsa, aggiunge Francesca Michelotti, e finiamola con questa ipocrisia. Scarano, dice, ha gettato nel ridicolo la politica bacchettona del suo partito. Lo avrei difeso fino in fondo replica il capogruppo della Dc Luigi Mazza. La scelta è solo sua e la rispetto. L’Aula ha accolto le dimissioni. Adesso al suo posto siede Anna Maria Muccioli.
Nel video le interviste a Simone Celli, Psrs; Alessandro Rossi, Su; Giovanni Lonfernini, capogruppo Upr; Claudio Felici, capogruppo Psd; Massimo Cenci, LdL; Mario Venturini, presidente Ap; Marco Gatti, presidente Pdcs; Glauco Sansovini, UdM.

Sonia Tura

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