Il Pdcs e’ orientato al superamento dell’ articolo 7, sul quale esistono dubbi di costituzionalità. Per Cesare Gassperoni la volonta’ di tutte le forze politiche va verso una nuova legge elettorale che superi l'articolo sette. Anche Alberto Cecchetti solleva qualche dubbio sull’ articolo 7: in questo senso una revisione sara’ fatta nel confronto generale sulla riforma elettorale con l’impegno del governo a chiamare la consulta al tavolo della sede di confronto in materia e legittimamente, aggiunge. Per Giuseppe Morganti, Pdd, il problema del voto l’hanno creato le forze politiche non i cittadini all’estero. 'Dobbiamo agire sulla penalizzazione dell'accaparramento improprio del voto, e agire sulla consapevolezza del voto. Loro pero’ devono cominciare a occuparsi anche di cose che riguardano il nostro territorio, non solo di cittadinanza e soggiorni culturali'. Il Ricorso ai garanti e’ legittimo nel rispetto delle procedure, per Roberto Giorgetti, AP: 'Non abbiamo votato la legge sulla cittadinanza perche’ ingiusta e non salvaguarda l’ identità, in prospettiva futura, del nostro paese. Non ha senso - aggiunge - mettere mano alle norme sulla cittadinanza a spizzichi e bocconi. Tanto vale intervenire su tutta l’impiento legislativo'. L’art 7 per per Ivan Foschi va superato con la ridefinizione dell’intera legge elettorale: 'E’ un errore unire elementi di legge elettorale con quelli della cittadinanza: la posizione è mantenere il diritto di voto a tutti i cittadini e limitarne l'esercizio ai soli residenti. E’ un diritto della consulta ricorrere al collegio garante'. 'Si all’ abrogazione articolo 7 - cosi’ Antonio Putti - lo trovo profondamente giusto, in un ottica di parita’. Sempre di fronte alle comunità estere - prosegue - ho detto che una riforma qualsiasi che viene proposta deve andare nel solco di 2 principi: parita’ ed eguaglianza tra i cittadini per la valorizzazione del voto sia interno che estero'. Per Augusto Casali 'la consulta’ puo’ decidere quello che ritiene piu’ opportuno. L’articolo 7 nella legge sulla cittadinanza e’una forzatura. Non lo si è affrontato per quello che e’: un problema elettorale, che resta indipendentemente da cio’ che fara’ la consulta'. Il rapporto con i cittadini all’estero e’ squisitamente elettorale, Per Guiseppe Rossi: 'la maggioranza non ha concretizzato le promesse fatte sull’articolo 7'. Si dice disponibile a rivederlo e creare situazioni di partita’ 'con una riforma elettorale seria, frutto del contributo di tutti potrebbe essere abrogato, e siamo consci di cio’ che puo’ comportare'.
Per Glauco Sansovini la maggioranza non intende di modificare la legge elettorale, che 'dovrebbe essere equa nei confronti di tutti i cittadini sia interni che esterni, e frutto del dialogo. Il problema - aggiunge - e’che quando si vota bisognerebbe avere sia conoscenza dei politici sia della politica del paese '.
Per Glauco Sansovini la maggioranza non intende di modificare la legge elettorale, che 'dovrebbe essere equa nei confronti di tutti i cittadini sia interni che esterni, e frutto del dialogo. Il problema - aggiunge - e’che quando si vota bisognerebbe avere sia conoscenza dei politici sia della politica del paese '.
Riproduzione riservata ©