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Dc: "governo irresponsabile, il paese in stallo"

15 gen 2008
Pdcs
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Non ci va leggero il primo partito di opposizione sullo scandalo che ha colpito il Titano, ma al di la della vicenda giudiziaria, denuncia “un esecutivo che brilla per carenza di iniziativa e silenzio. La vicenda Asset è solo l’ultima in ordine di tempo. Ci sono stati segnali durante gli ultimi mesi che fanno capire come ci sia un disegno ben preciso dell’Italia di non riconoscere la sovranità del nostro paese”.
E' il segnale più allarmante per direzione e gruppo consiliare democristiani che invocano una iniziativa politica forte. “Se non arriva dal governo – dicono- la farà il Consiglio GeG” e in questo senso lanciano un appello a tutti i parlamentari. Secondo passo quello di responsabilizzare la cittadinanza, attraverso incontri con le forze politiche e la stessa popolazione già dalla prossima settimana. “La pazienza è finita - dicono i vertici Dc – allarmati per la posizione dello stato italiano che sta delegittimando il governo e le istituzioni sammarinesi, attraverso anche una palese mancanza di fiducia: ecco il motivo per il quale non siamo stati informati dell’inchiesta che riguardava il sistema finanziario e creditizio sammarinese a livello di istituzioni bancarie”. Una mancanza di fiducia, per la Dc – motivata anche dal fatto che gli organismi misti previsti dagli accordi bilaterali, citano quello del ’91 in campo valutario, prevedevano uno scambio di informazioni a livello di comitato di contatto e commissione mista. Organismi mai attivati, perché? Si chiede la Dc.
Oltre al terremoto finanziario, il governo sembra non essersi accorto neppure del rischio nella privatizzazione della centrale del latte.
Ipotizzano che dietro al gruppo in pole position per l’assegnazione, ci siano grosse aziende italiane del settore, interessate a utilizzare l’impianto per evadere parte delle quote latte in esubero, secondo le direttive europee.
Infine il decreto italiano di dicembre sulla forfetizzazione. Nel quale chi vuole aderire al sistema fiscale semplificato, non deve avere rapporti con operatori sammarinesi. “Un altro duro colpo alla nostra sovranità tanto importante quanto sottovalutato”. Qual è la strada per riallacciare un dialogo difficile? Per la Dc San Marino deve intraprendere con umiltà una iniziativa politica e confrontarsi sul perché gli accordi non siano praticati.

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