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La Dc torna sulla vicenda Centrale del Latte

12 feb 2009
La Dc torna sulla vicenda Centrale del Latte
La Dc torna sulla vicenda Centrale del Latte
“L’evoluzione dei fatti dimostra la bontà e la correttezza del nostro operato”, esordisce il Segretario democristiano Pasquale Valentini, ripercorrendo la vicenda Centrale del Latte, “quando - sottolineano i vertici della Dc - avevamo sentito puzza di bruciato nell’intera operazione, ma il Governo dell’epoca ci aveva accusato di spargere illazioni e l’ex Segretario al Territorio Marino Riccardi parlò addirittura di ‘operazione chirurgica messa in atto da chi non ha a cuore le sorti del Paese’”.
Il bubbone era scoppiato nel 2006, quando gli imprenditori Cignoli e Paganelli risultavano i più papabili per l’acquisizione della Centrale del Latte, fino a che le aziende per le quali lavoravano avevano negato di aver dato loro mandato a portare avanti la trattativa. In una conferenza stampa, i due avevano attaccato la Dc. Alla fine l’operazione saltò, e il resto è storia di oggi, con l’accusa di truffa. Cignoli è anche parte del corpo diplomatico di San Marino e il Governo ha avviato una verifica a suo carico. “Perché – si domanda ancora Valentini – l’allora esecutivo difendeva così questi personaggi?”. “Se non avessimo denunciato la vicenda – fa eco Loris Francini – oggi sarebbero coinvolti anche i nostri allevatori”.
Ancor più pesanti gli interrogativi sollevati dal capogruppo Luigi Mazza: “Si tratta solo di errori dovuti alla sfortuna? Prima il caso Cogetech, ora questo. Secondo noi è qualcosa di più. Quali sono gli interessi nascosti? E’ ben nota la conoscenza tra Cignoli e Paride Andreoli”. “La verifica andrà fatta in tutti i settori – conclude Giuseppe Guidi – il Governo dovrà dirci quali sono le attività a rischio e agire di conseguenza: o si mettono in regola o lasciano San Marino”.

Francesca Biliotti

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