“Non sono più abituato ad intervenire in pubblico”, esordisce così Emilio Della Balda, politico di primo piano negli anni 80, alla guida della Segreteria Finanze nel 78. Ed è proprio sul debito che interviene, su invito di Libera e Demos. Un debito – dice – che arriva da lontano, figlio di “corruzione e ruberie”. Tra il pubblico sindacati, categorie, semplici cittadini. Vogliono sapere, fanno domande. Sulla mancanza di condivisione, tutti concordano: essendo scelte che condizionano le generazioni future, serviva trasparenza. Nel mirino non solo il metodo. Matteo Ciacci e Alessandro Rossi puntano infatti il dito sui tassi d'interesse troppo alti e sull'utilizzo delle risorse. Essendo un rollover, i soldi sono stati già quasi tutti spesi. Non in riforme e sviluppo – attaccano – ma in spesa corrente. Così – avverte Rossi – si rischia di entrare in una spirale del debito. Prima di rivolgersi a soggetti stranieri andava battuta la strada interna, o affidarsi all'Italia, alla Cassa Depositi e Prestiti. I cittadini sono preoccupati – dice Ciacci. Ricorda che sulle loro spalle pesano anche bollette, un carrello della spesa sempre più salato e mutui alle stelle. Si parla di finanze e politica, ma nell'incontro di ieri il pensiero va anche alle vittime dell'alluvione, con un plauso ai tanti sammarinesi scesi in prima linea per aiutare.