Sono ore di scontro, confronto e fibrillazione tra le due anime del Governo giallo-verde. Le tensioni si sono concentrate sul dl fisco, per la parte relativa allo scudo fiscale. Nelle scorse ore il leader della Lega, Matteo Salvini, si è di fatto detto irremovibile su una nuova modifica al testo, ma è poi arrivata una possibile apertura. “Stralciare le parti del decreto fiscale contestate dal Movimento 5 Stelle? Tutto si può fare”, ha affermato Salvini.
Se il “condono” non lo vuole neanche la Lega, “il problema è risolto”, ha dichiarato il capo dei 5 Stelle Luigi Di Maio che ha però precisato di non voler passare per bugiardo in merito alla questione 'modifica'. Una distensione, o meno, dovrebbe esserci domani quando il Consiglio dei ministri tornerà a riunirsi.
Nel frattempo, sui mercati lo spread è arrivato fino a quota 340 chiudendo a 301,6 punti e Piazza Affari ha chiuso in lieve calo a -0,04%. Tutto questo all'indomani della lettera di richiamo dell'Ue sulla manovra alla quale l'Italia dovrà rispondere entro lunedì. Banca d'Italia ha parlato di tensioni sui mercati connesse all'”incertezza degli investitori sull'orientamento delle politiche economiche e finanziarie”. Il “confronto”, anche se acceso, afferma il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, non intacca il “buon lavoro che stiamo facendo”. “Domani si risolverà tutto”, ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro. Da Palazzo Chigi è poi arrivata una 'risposta' sul decreto: in una nota si spiega che la norma sul condono non era stata verbalizzata in Consiglio dei ministri.
mt
Se il “condono” non lo vuole neanche la Lega, “il problema è risolto”, ha dichiarato il capo dei 5 Stelle Luigi Di Maio che ha però precisato di non voler passare per bugiardo in merito alla questione 'modifica'. Una distensione, o meno, dovrebbe esserci domani quando il Consiglio dei ministri tornerà a riunirsi.
Nel frattempo, sui mercati lo spread è arrivato fino a quota 340 chiudendo a 301,6 punti e Piazza Affari ha chiuso in lieve calo a -0,04%. Tutto questo all'indomani della lettera di richiamo dell'Ue sulla manovra alla quale l'Italia dovrà rispondere entro lunedì. Banca d'Italia ha parlato di tensioni sui mercati connesse all'”incertezza degli investitori sull'orientamento delle politiche economiche e finanziarie”. Il “confronto”, anche se acceso, afferma il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, non intacca il “buon lavoro che stiamo facendo”. “Domani si risolverà tutto”, ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro. Da Palazzo Chigi è poi arrivata una 'risposta' sul decreto: in una nota si spiega che la norma sul condono non era stata verbalizzata in Consiglio dei ministri.
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