Entra nel vivo la presentazione del nuovo decreto sul lavoro da parte del segretario di Stato Mussoni. Industriali soddisfatti, sindacati un po’ meno. E’ solo una presentazione tecnica, nulla è ancora ufficiale, si affrettano a chiarire le parti, ma il nuovo decreto sul lavoro fa già discutere. I primi a prenderne visione sono stati gli industriali, che non nascondono una certa soddisfazione: “Apprezziamo il fatto che si tenti di semplificare le procedure burocratiche, alcune vengono addirittura eliminate – dice William Vagnini dall’Assoindustria – Diventa più semplice costituire un contratto di lavoro tra datore e dipendente, inoltre si supera la logica della graduatoria, oggi c’è un ordine di iscrizione da rispettare, domani potrà esserci una sorta di chiamata, sarà premiata la professionalità, la voglia di fare, diciamo che mette le persone in maggior concorrenza tra loro. E’ un cambio di mentalità importante”, aggiunge. Estremamente cauti i sindacati, che vogliono prima capire quante delle loro richieste saranno effettivamente accolte. Già alla vigilia dell’incontro la CSdL aveva messo le carte in tavola, dicendo che se si trattava di misure per migliorare e favorire l’incontro tra offerta e domanda di occupazione, vi era la massima disponibilità al confronto. Diversamente, se fossero stati interventi per introdurre maggiore flessibilità nel mercato del lavoro, la CSdL si sarebbe opposta, perché, spiega, “simili misure andrebbero a peggiorare il livello dei diritti dei lavoratori, proprio in una fase economico occupazionale particolarmente critica, in cui le tutele, le pari opportunità e gli elementi di democrazia vanno consolidati e rafforzati”.
Riproduzione riservata ©