Il segretario al Lavoro anticipa le motivazioni per l’adozione del decreto d’urgenza. Domani la presentazione dell’articolato. “Era necessario dare uno scatto, il bisogno di intervenire con concretezza”. Francesco Mussoni rende noti i dati economici e parla di una disoccupazione che raddoppia e sale al 5 per cento. “La scelta del decreto era necessaria in questo momento per dare risposte concrete e immediate” cioè non toglie per la segreteria al lavoro che prosegua il confronto sulla riforma del mercato del lavoro che partirà a settembre. Mussoni cita tra i presupposti del decreto anche la necessità di chiudere in tempi brevi tutti i contratti di lavoro. Il provvedimento interviene sulla burocrazia, tutela le fasce lavorative più deboli, mette mano alla mobilità e cassa integrazione, contrasta il lavoro nero. Eppure alle critiche dei sindacati si aggiunge quella, più pesante di Alleanza Popolare. Già lunedì nel Patto aveva espresso perplessità, le ha ribadite in un nuovo confronto con Mussoni. In Congresso di Stato il segretario Ciavatta ha espresso la sua contrarietà anche a verbale. La prima perplessità sul ricorso alla decretazione, materia importante con alcuni passaggi innovativi e una marea di articoli. La seconda grande perplessità è sul metodo: le forze politiche non hanno avuto possibilità di confrontarsi. Nel video le interviste al Segretario Francesco Mussoni e Stefano Palmieri (Coordinatore di Alleanza Popolare)
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