“Abbiamo sempre tenuto in considerazione prima di tutto la salute delle persone, - spiega Gian Carlo Venturini - ma compatibilmente alla tutela delle esigenze delle categorie economiche. Andavano certamente introdotte alcune restrizioni senza però usare il pugno di ferro. I numeri ad oggi per il partito non giustificano, ad esempio il coprifuoco. Nessun cambio di posizione in questa circostanza: il testo del decreto – sostiene il segretario Pdcs - è in realtà il risultato di un lavoro corale. Un buon compromesso di mediazione rispetto alle osservazioni mosse da tutte le forze di maggioranza”.
Paolo Rondelli, Rete, è invece per un maggiore rigore in termini di prevenzione, fermo restando che in questi mesi – ricorda - si è sempre cercato di dare un approccio più liberista alla tematica garantendo le attività economiche. Ora – aggiunge - serve maggiore responsabilità da parte di tutti per evitare misure ancora più drastiche. A titolo personale – conclude - penso che questa fosse l'occasione per stringere un po' di più”.
No comment del Capogruppo di DOMANI Motus Liberi, Mirko Dolcini sui contrasti in maggioranza nella definizione delle misure contenute nel decreto. “Alcuni nostri suggerimenti – si limita a dire – sono stati accolti, altri purtroppo non sono stati ancora recepiti”. Ritiene tuttavia positivo che le attività economiche riescano sostanzialmente a lavorare; altrettanto positiva per Dolcini è la modalità del confronto.
“Auspichiamo possa continuare questo approccio liberale verso le emergenze – sostiene il capogruppo Npr, Gian Nicola Berti - cercando di evitare al massimo le misure che impattano sulla libertà delle persone, consapevoli tuttavia che ci stiamo avvicinando ad una soglia critica, vorremmo quindi evitare interventi drastici come il lockdown, ma ciò è inevitabilmente legato al comportamento di ognuno di noi”.
“C'è stato un confronto in maggioranza che ha visto posizioni più allineate rispetto alle precedenti emissioni di decreti – riscontra Denise Bronzetti per il Gruppo Misto di maggioranza. Rimane, ed è anche una nostra preoccupazione, - aggiunge - la tutela dell'unica struttura ospedaliera in territorio. Quindi va da sé che quello su cui forse saremo ancora chiamati a confrontarci sarà come gestire meglio l'emergenza sanitaria, - osserva Bronzetti - ad esempio la gestione delle quarantene e un più puntuale funzionamento della medicina di base per evitare che le positività si traducano in ospedalizzazioni”.
“Ora purtroppo le misure più stringenti sono necessarie”, evidenzia Rossano Fabbri, Gruppo Misto di minoranza, puntando il dito sulle scelte passate, “perché San Marino – afferma - non può essere utilizzata dagli italiani per eludere le loro normative”. Sul decreto, - continua - “lascia perplessi l'applicazione delle regole nuove oggi per domani, a danno magari dei ristoratori. E sugli scontri in maggioranza rileva che le difficoltà siano da riferire al rapporto Rete/Dc, in quanto altri gruppi – sottolinea - avevano già palesato dei distinguo in precedenza senza conseguenze”.
Dalle fila dell'opposizione, Andrea Zafferani, Repubblica Futura ritiene che “le notevoli differenze di vedute all'interno della maggioranza abbiano portato a partorire un Decreto con poche nuove misure rispetto al precedente, e che probabilmente sarà poco efficace per contenere i contagi ma potrà creare problematiche importanti, proprio sotto Natale, a diverse attività economiche come i ristoranti. È necessario – sottolinea infine - che la maggioranza apra una seria riflessione politica sulla propria capacità di dare risposte opportune ed efficaci a questa fase difficile di recrudescenza pandemica”.
Un decreto per Libera "assolutamente non rispondente alla situazione drammatica descritta dagli Organi tecnici scientifici, l’Iss e il Segretario alla Sanità che chiedevano misure di rigore e ampia responsabilità a decisori e alla cittadinanza". Secondo la forza d'opposizione hanno dunque "prevalso le spinte politiche, le scelte puramente politiche, sulla responsabilità e l’emergenza sanitaria". "Crediamo che in questo momento non si debba giocare con la salute delle persone - sottolineano - per mere speculazioni elettorali. Sconfessato il Segretario alla Sanità che dovrà trarne le dovute conseguenze, ma in questo momento siamo estremamente preoccupati per una gestione sciagurata della pandemia e per la sicurezza dei cittadini".