Così come erano state annunciate, le dimissioni del Governo sono state presentate alla Reggenza. Al termine della riunione del Congresso di Stato, i capi delegazione dei due partiti della coalizione, si sono presentati di fronte ai Capi di Stato per consegnare le lettere con le quali si è ufficializzato il ritiro. Assicurati alla Reggenza tempi rapidi nella soluzione della crisi che, secondo le previsioni, dovrebbe aprirsi e chiudersi in poco più di una settimana.
La Reggenza ha convocato il per questo pomeriggio, alle 18.00, l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Grande e Generale che dovrà fissare l’ordine del giorno dell’assemblea consigliare nella quale la maggioranza formalizzerà la crisi. Una seduta che potrebbe tenersi già nella giornata di mercoledì. Subito dopo, presumibilmente giovedì, i previsti colloqui della Reggenza per decidere sul mandato esplorativo e poi le consultazioni da parte del partito incaricato. Al termine di queste la richiesta del mandato ufficiale e la formazione dell’esecutivo. Martedì prossimo, 9 dicembre potrebbe tornare a riunirsi l’Ufficio di Presidenza dal quale dovrà scaturire l’ordine del giorno del Consiglio Grande e Generale della finanziaria e dell’insediamento del nuovo esecutivo, con il giuramento degli 8 segretari di Stato. Una sessione consigliare che potrebbe essere convocata per giovedì e venerdì della prossima settimana, l’11 e il 12 dicembre. Nessuna indiscrezione ancora trova conferma sui nomi dei titolari dei dicasteri; l’unica ammissione è quella sulla ripartizione delle Segreterie di Stato: 4 alla DC, 2 ai Socialisti e 2 ai Democratici. Sempre secondo le indiscrezioni al PDCS andrebbero interni, finanza, Pubblica Istruzione, Territorio e Ambiente; al PSS resterebbero gli affari esteri e una segreteria allargata, con delega per Lavoro, Giustizia, Turismo e Sport. Per il PdD invece si profilano le responsabilità della Sanità e dell’Industria con delega anche a Commercio e Telecomunicazioni.
La Reggenza ha convocato il per questo pomeriggio, alle 18.00, l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Grande e Generale che dovrà fissare l’ordine del giorno dell’assemblea consigliare nella quale la maggioranza formalizzerà la crisi. Una seduta che potrebbe tenersi già nella giornata di mercoledì. Subito dopo, presumibilmente giovedì, i previsti colloqui della Reggenza per decidere sul mandato esplorativo e poi le consultazioni da parte del partito incaricato. Al termine di queste la richiesta del mandato ufficiale e la formazione dell’esecutivo. Martedì prossimo, 9 dicembre potrebbe tornare a riunirsi l’Ufficio di Presidenza dal quale dovrà scaturire l’ordine del giorno del Consiglio Grande e Generale della finanziaria e dell’insediamento del nuovo esecutivo, con il giuramento degli 8 segretari di Stato. Una sessione consigliare che potrebbe essere convocata per giovedì e venerdì della prossima settimana, l’11 e il 12 dicembre. Nessuna indiscrezione ancora trova conferma sui nomi dei titolari dei dicasteri; l’unica ammissione è quella sulla ripartizione delle Segreterie di Stato: 4 alla DC, 2 ai Socialisti e 2 ai Democratici. Sempre secondo le indiscrezioni al PDCS andrebbero interni, finanza, Pubblica Istruzione, Territorio e Ambiente; al PSS resterebbero gli affari esteri e una segreteria allargata, con delega per Lavoro, Giustizia, Turismo e Sport. Per il PdD invece si profilano le responsabilità della Sanità e dell’Industria con delega anche a Commercio e Telecomunicazioni.
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