Direttivo Psd: si vota per costituire il nuovo soggetto politico entro l'anno

Alla fine il Psd ha deciso di contarsi, e lo ha fatto sull’atto finale del consiglio direttivo, approvato al termine di un lungo dibattito che ha tenuto impegnato il parlamentino fino a tarda notte. 23 i voti a favore, 8 quelli contrari, 4 gli astenuti, sul documento presentato da Stefano Macina, che proponeva un deciso impulso alla costituente, per arrivare entro l’anno alla nascita del Partito Socialista. Un testo che si è affermato su quello alternativo, presentato da Vladimiro Selva, che prevedeva invece un percorso più morbido di apparentamento con Nps per dare vita alla nuova forza. Respinto con 13 sì, 19 contrari, 8 astenuti. “Nessuna fuga in avanti e nessun arretramento”, commenta il Segretario, Gerardo Giovagnoli, che di frattura interna non vuole sentirne parlare. “La questione non era se dare vita o no al nuovo partito, ma sul percorso per arrivarci”. Un elemento che Giovagnoli non giudica distruttivo. Di fatto lo scontro è stato tra due posizioni divergenti e alla fine si è affermata la linea di chi sul progetto di Costituente vuole andare avanti con decisione. Nella nota ufficiale il PSD afferma che il nascituro Partito Socialista dovrà sconfiggere personalismi e frammentazioni, e dimostrare sul campo la forte volontà di rinnovamento. La prima sfida sarà però quella interna, riuscire cioè a far convivere le due anime che il voto di ieri sera ha mostrato.
Dal parlamentino Psd anche un commento alla recente legge sullo scambio di informazioni, adottata dal Consiglio Grande e Generale. Soddisfazione per un risultato che ritiene determinante per la ripresa del rapporto con l’Italia e per lo sviluppo economico del Paese sulla strada della piena trasparenza. Nel video l'intervista alla presidente Denise Bronzetti

s.b.