Il partito socialista di concentra sulle cose da fare in vista della lunga maratona consigliare. Ma i dissidi interni sono sempre lì e rischiano di esplodere. La direzione ha nominato un comitato di segreteria che si insedierà la prossima settimana e che non dovrà solo gestire l'organizzazione del prossimo Congresso – che si celebrerà presumibilmente a primavera e che rieleggerà tutte le cariche – ma anche seguire gli aspetti politici del partito. Un passaggio fondamentale dopo le dimissioni del Segretario. Lo compongono ben 7 figure: oltre ai Presidenti di partito e Gruppo Consigliare Augusto Casali e Paride Andreoli, ci sono i socialisti Fabio Canini, Federico Crescentini, Rossano Fabbri, Alessandro Mancini e Antonio Lazzaro Volpinari. Nessun nome della neonata corrente. Ma, oggi, ci sono anche altre questioni di primaria importanza da affrontare. A partire dalla legge di bilancio che secondo il Ps si sta trasformando in una sorta di legge omnibus. Appare già debole – rimarca Andreoli- sembra più di sopravvivenza che di prospettiva. Non c'è la volontà di portare in territorio nuovi investimenti poiché mancano somme adeguate per concretizzarli. C'è solo una ricerca di liquidità per fare fronte alla spesa corrente. Il Ps presenterà con gli alleati di coalizione una trentina di emendamenti. Ma Federico Pedini Amati – membro del gruppo consigliare ed esponente della corrente - dice di essere stato tagliato fuori. Non sono mai stato informato – accusa – né sul contenuto degli emendamenti né sul fatto che verranno presentati con l'Upr. Critica il metodo di chi – dice – parla di personalismi e poi agisce a livello corporativo. E si riserva di valutare in Consiglio se votarli o meno. Questa sera si riunirà il gruppo Consigliare. Il confronto non si prevede tranquillo.
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