Rete torna sull'elezione della Reggenza, puntando il dito contro la DC che “invece di accettare di avere fallito nell’imporre il suo volere, emette comunicati stampa deliranti che sembrano scritti da un pugile suonato", agitando "spauracchi del passato”. Rete definisce “fandonia” il fatto che starebbe riesumando il fantasma di Adesso.SM e degli allora gruppi di potere, ricordando che diversi esponenti del movimento vennero colpiti proprio dal gruppo legato a Confuorti e Banca CIS.
Caustica Repubblica Futura, che definisce la votazione della coppia reggenziale “La “Little Bighorn” del generale Venturini”. Governo e maggioranza non esistono più" - scrive - e punta il dito contro quello che definisce “un fragoroso fallimento delle strategie del partito di maggioranza relativa, che non ha avuto nemmeno il buon senso di ritirare la propria delegazione aprendo formalmente una crisi politica già presente nei fatti".
Libera, invece, invoca elezioni subito. “Di fronte all’impossibilità di eleggere una coppia reggenziale – scrive - i cittadini si aspettavano dimissioni immediate. Come se niente fosse – rimarca Libera - Dc, Ar e Motus continuano ad essere radicati su scranni che ormai non consentono di realizzare più alcuna politica, tenendo irresponsabilmente fermo il Paese”.
Anche il Partito socialista invoca elezioni come “un passaggio democraticamente necessario”. La nomina reggenziale, per il PS “sancisce il crollo del 'governicchio' voluto da DC e soci, inventando forze politiche fantasma ed eliminandone altre in barba al buon senso. E confida che ora si punti su personaggi credibili e trasparenza.