Come ogni anno, Libera pianterà un albero in occasione del 1 maggio, ma la scelta del Parco dell'Ex Tiro a Volo, dopo l'assegnazione dell'area al gruppo Alpitur, carica l'evento di significato: “Vogliamo dare una mano a chi sta difendendo questo parco - spiega Giuseppe Maria Morganti - alla Giunta di Castello di Città, in particolare, che si è spesa su questo terreno. Ma non tanto perché siamo contro l'investimento, perché l'investimento si può anche fare. Il problema vero è quanto parco verrà dato in esclusiva a questo investitore e quanto rimarrà ai sammarinesi. Di questo non si sa nulla, se non il fatto che verrà dato gratis. E anche questa è una cosa non piacevole da ascoltare”.
Il giudizio politico si allarga ai fronti aperti, anche dopo la sessione consiliare. “Ormai su ogni questione – dice Morganti - si manifestano tensioni interne alla maggioranza. Il Des ne è l'esempio. Hanno dovuto bloccare il progetto. Grazie anche a Libera, il progetto di finanziamento delle strutture alberghiere è potuto passare almeno al 50%, cioè nella parte sostanziale, quella che riguarda i nuovi investimenti. Noi ci siamo prodigati perché questo accadesse, se no, dentro la maggioranza non ci sarebbe stata la volontà di portare nemmeno quella parte di decreto”.
Non manca l'apprezzamento per alcuni dei provvedimenti varati nell'ultima sessione: dalla legge sulla istruzione superiore - lamentando tuttavia, “anche in questo caso, eccesso di decretazione” – fino a quella sul sistema carcerario, tornando però su un obiettivo da tempo caro a Morganti per una “San Marino senza carcere”. Di nuovo all'attacco poi sulla bocciatura dell'ordine del giorno che chiedeva condivisione in Consiglio rispetto al percorso di Associazione UE, sollecitando trasparenza anche sui motivi dello stop al memorandum con Banca d'Italia.
E sul progetto Foster: “Sinceramente – commenta - il Segretario Canti sembra aver perso un po' la bussola in questa dimensione, perché abbiamo il progetto Boeri che è stato bloccato perché lui non ha accettato di far costruire in zone franose e pericolose – e direi che questa è una cosa abbastanza grave, per un Segretario di Stato, bloccare un progetto solo per questo specifico motivo... Adesso ritorna con lo stesso progetto di Foster, che dovrà essere ripagato profumatamente perché si parla di 971mila, nella parte solamente di parcella... Per fare che cosa? Le stesse cose che ci ha detto Boeri”.
Nel video, l'intervista a Giuseppe Maria Morganti, Libera