Rispetto al passato – sottolinea Felici - cambiano solo alcune modalità di gioco, per restare competitivi. Ma nulla è avvenuto in segreto – ribadisce il segretario di Stato alle Finanze – che non accetta lezioni di etica da coloro che, non firmandosi, si definiscono “Comitato contro il gioco d'azzardo”. “Chi chiede trasparenza – afferma – deve essere il primo ad essere trasparente”. Soddisfatto del decreto 126 – che tra le altre cose apre al poker e al black jack, anche fuori dall'ambito dei tornei – è naturalmente il direttore della Giochi del Titano, secondo il quale serviva una risposta urgente all'offerta che si trova in Italia, dove sono attivi anche 200 Casinò on-line ed è possibile giocare sui telefonini. In ogni caso – rimarca Caronia – le puntate saranno regolamentate
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