Alleanza Popolare ha chiuso ieri la Festa di Primavera con una tavola rotonda. Massimo Tamagnini ha parlato di finanze, di ridurre gli sprechi, ancora molti, di un buco di bilancio che non è scomparso: 'La struttura della spesa pubblica resta inalterata se il 96% delle uscite finisce nelle spese correnti'. 'Riforme istituzionali pasticciate - per Renzo Bonelli - che non hanno visto il vero coinvolgimento dei cittadini. Bisogna tornare a ragionare su un progetto d’ insieme, una carta costituzionale, non interventi sporadici e disarticolati'. Si è parlato di scuola con Tina Meloni: 'E' necessario investire su cultura e formazione, cioè sul sistema scuola sia in termini di nuove strutture che di professionalità. Per il futuro il problema sarà trovare una occupazione ai giovani sammarinesi altamente secolarizzati'. 'Nel turismo - per Sergio Michelotti - il problema è che fino a oggi non sono stati messi insieme i diversi elementi, che vanno dalla promozione alle infrastrutture, dalla viabilità, agli strumenti fiscali, cioè non si è lavorato su progetti a medio e lungo periodo'.
Ricordata la recente adesione al Partito Democratico Europeo: 'una collocazione – ha ribadito il capogruppo Tito Masi – speculare a quella in territorio: cioè al centro dello schieramento politico. Il PDE - dice Masi - è un raggruppamento dai forti connotati riformisti'. Sul buco di bilancio il capogruppo ricorda che il segretario alle finanze è tornato alla propaganda più sfacciata, parlando di riequilibrio dei conti pubblici: per AP il buco ammonta ancora a oltre 200 miliardi di lire, in bilancio figurano 750 milioni di euro di residui attivi e passivi che rappresentano un elemento di incertezza: 'Il miglioramento dei conti - dice - è stato ottenuto non con il contenimento delle spese bensì l’incremento delle entrate, denaro pubblico che il governo è tornato a sperperare a fini elettoralistici'.
Ricordata la recente adesione al Partito Democratico Europeo: 'una collocazione – ha ribadito il capogruppo Tito Masi – speculare a quella in territorio: cioè al centro dello schieramento politico. Il PDE - dice Masi - è un raggruppamento dai forti connotati riformisti'. Sul buco di bilancio il capogruppo ricorda che il segretario alle finanze è tornato alla propaganda più sfacciata, parlando di riequilibrio dei conti pubblici: per AP il buco ammonta ancora a oltre 200 miliardi di lire, in bilancio figurano 750 milioni di euro di residui attivi e passivi che rappresentano un elemento di incertezza: 'Il miglioramento dei conti - dice - è stato ottenuto non con il contenimento delle spese bensì l’incremento delle entrate, denaro pubblico che il governo è tornato a sperperare a fini elettoralistici'.
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