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Festa PSD: l'intervento di Chiaruzzi e Morganti

29 lug 2006
Festa PSD: l'intervento di Chiaruzzi e Morganti
Non potevano che essere le ultime vicende politiche al centro dell’incontro di Segretario e Presidente del PSD con il popolo dei socialisti e dei democratici, in festa per celebrare il 28 luglio. Chiaruzzi e Morganti hanno ribadito la portata politica dei quella che hanno definito la svolta, un momento storico: 'Un nuovo ciclo sul quale – hanno detto – non avevamo mai nascosto la nostra attenzione, il nostro impegno. Del resto – hanno spiegato dal palco della Festa - tutto era già stabilito nella mozione conclusiva del congresso di unificazione. Si è affermata la condizione dell’alternanza sancita da quel documento'. Un richiamo, da parte di Chiaruzzi, a coloro che hanno lasciato il partito proprio contestando il mancato perseguimento di questo obiettivo: “forse – ha detto – la scelta di provocare una spaccatura è stata troppo frettolosa. Adesso – ha aggiunto – dialogando anche con quelli che hanno dimostrato disponibilità, si può pensare a nuovi scenari. Il Governo che si è insediato – hanno aggiunto i vertici del PSD – ha di fronte a sé una legislatura e, con il nuovo sistema elettorale può pensare di avere una prospettiva anche di maggior respiro'. Due - hanno ricordato- i cambiamenti che dovranno segnare fortemente l’azione della nuova maggioranza: la riforma della legge elettorale e la politica estera. In particolare, su questo fronte, il posizionamento di San Marino sulla scena internazionale, il rapporto con l’Italia, ma soprattutto con l’Unione Europea. Ribadito da Segretario e Presidente il percorso che si vuole adottare per verificare l’eventuale associazione della Repubblica. 'Sediamoci ad un tavolo insieme ai rappresentanti di Bruxelles per capire tutti gli effetti di una eventuale adesione e poi decidiamo il da farsi, ma solo – aggiungono – dopo avere ben chiara la situazione e gli scenari futuri'.
Non sono mancati riferimenti allo scontro in aula parlamentare e le critiche rinnovate ad un’azione politica che definiscono inaccettabile. 'Quello che abbiamo visto – hanno affermato Chiaruzzi e Morganti – è stato il tentativo di riportare in auge una vecchia logica della politica che respingiamo fortemente'.

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