I lavori sono ripresi nel pomeriggio dall'emendamento firmato dalle Opposizioni, e relativo ad una modifica al Decreto che istituisce l'“Organismo di Sorveglianza” in materia di cartolarizzazioni: tema di rilevanza sistemica. Si chiede in particolare la possibilità, per i membri dell'organismo, di rapportarsi direttamente anche con Banca Centrale. Già nella notturna di ieri il parere negativo del Segretario alle Finanze. In seguito protagonista, pare, di un breve ed acceso scambio di opinioni con il Segretario DC Venturini. I due hanno in seguito giudicato privo di rilevanza l'episodio; dovuto, secondo Marco Gatti, ad un “equivoco” subito chiarito. Nessun “diverbio”, ha assicurato dal canto suo il leader della Democrazia Cristiana.
Oggi però le Opposizioni sono tornate sull'accaduto. Il tema “scalda gli animi”, si è osservato dai banchi di Motus. Perché non mettere l'organismo di sorveglianza nelle condizioni di sorvegliare? Questa la domanda posta da RETE. Giovanni Zonzini ha parlato di nervosismo del Segretario Gatti, sostenendo come Venturini fosse stato strattonato. Anche in altri interventi della Minoranza si è posto l'accento sull'episodio.
In generale le Opposizioni continuano a sottolineare come lo stesso Organismo di Sorveglianza – che ha come Presidente un ex consigliere DC - avesse inviato una missiva a tutti i membri della Commissione Finanze per chiedere la possibilità di accesso alla documentazione di Via del Voltone. Compatta però la Maggioranza nel ritenere come non sia necessaria una modifica normativa; essendo un “atto dovuto” - ha rimarcato il Capogruppo DC Ugolini – un regolare rapporto fra i due organismi. Sulla stessa linea Libera e PSD.
Dobbiamo favorire questa collaborazione attraverso protocolli o intese, ha detto Silvia Cecchetti. “Di cosa avete paura?”, ha tuonato Nicola Renzi, RF. “Chi c'è dietro tutta questa cosa?”. Iro Belluzzi, Libera, si è detto “molto preoccupato”; poiché a suo avviso si starebbe minando l'autorevolezza di Banca Centrale. Duro l'intervento di Matteo Zeppa, Rete. “Scene alla Gomorra ieri sera”, ha tuonato. Biasimate le accuse di strumentalizzazione.
Secondo Carlotta Andruccioli, DML, la strategia odierna della Maggioranza è quella di minimizzare la questione. Chi c'è dietro? Quali interessi vengono tutelati? Stessa domanda posta da Sara Conti, RF. Enrico Carattoni ha ricordato come due dei 3 membri dell'ODS fossero stati nominati dalle stesse forze di Maggioranza. Una tempesta in un bicchier d'acqua, ad avviso di Gian Nicola Berti, AR; tutto il sistema di recupero sta procedendo bene, ha rimarcato. “Io sto con il Segretario Gatti”; inserire una cosa del genere in una Finanziaria è un “abominio”.
A suo avviso infatti lo strumento ottimale per regolare i rapporti fra i due organismi di controllo sarebbe non una modifica normativa, ma un protocollo di scambio di informazioni. Dai banchi di DML Michela Pelliccioni ha parlato di una Maggioranza in “grandissima difficoltà”. Se c'è necessità di convocare una Commissione Finanze per fare dialogare i due organismi – ha osservato Matteo Rossi, PSD -, facciamola. Giudicate però senza fondamento le polemiche. Vogliamo che l'operazione NPL si risolva nel miglior modo possibile, ha aggiunto William Casali, PDCS; che ha chiesto di abbassare i toni. Dove è il problema di votare questo emendamento? ha chiesto Fabio Righi, Motus. Vien da pensare che ci sia altro. L'Organismo di Sorveglianza ha fra le proprie prerogative di relazionare semestralmente sulle proprie attività, ha ricordato Manuel Ciavatta, PDCS; anche BCSM dovrà collaborare. Infine la replica del Segretario di Stato Gatti. Ha definito un “diverbio” per una “incomprensione”, quanto accaduto ieri con Venturini; assicurando però come non si sia venuti alle mani. Quanto all'emendamento lo ha definito nuovamente non accoglibile ritenendo vi sia un'ingerenza sull'attività di vigilanza di Banca Centrale. La collaborazione dovrebbe essere implicita, ha detto. Mi risulta che i due organismi si siano incontrati, ha aggiunto. Ha espresso poi una disponibilità a specificare nella “maniera corretta” una collaborazione che debba tenere conto dei ruoli diversi; forse – ha precisato - occorre fare dei memorandum, dei protocolli di relazione. Poi il proponente, Nicola Renzi, che ha ribadito come la richiesta fosse venuta dall'ODS per sottolineare come vi fossero “vulnerabilità” nelle azioni di controllo. L'emendamento è stato infine respinto con 28 voti contrari e 15 favorevoli. Approvato l'ultimo articolo – quello sull'entrata in vigore -, si è passati alle dichiarazioni finali. RF, oltre alle critiche, ha comunque mostrato apprezzamento per la disponibilità del Governo a discutere in seguito – nell'ambito della Legge Sviluppo - alcune proposte. Note di forte pessimismo, però, alla luce delle modalità del confronto. DML, fra le altre cose, ha ravvisato nella Maggioranza un disequilibrio e “totale mancanza” di prospettiva. Si parla in questa Finanziaria di un disavanzo di 28 milioni; ma il debito è ben più ampio, ha detto Fabio Righi. La strada finanziaria intrapresa è corretta, ha rimarcato dal canto suo Massimo Andrea Ugolini, per il PDCS. L'obiettivo è scendere sotto la quota del 60% nel rapporto fra debito e PIL. Il Bilancio tiene in equilibrio l'economia e gli impegni sociali per il Paese, ha assicurato Matteo Rossi, PSD. Apprezzato il cambio di metodo; l'auspicio ora è quello di un cambio di passo. Ad avviso di RETE sarebbe stato necessario procedere prima con la Legge programmatica, per poi passare al Bilancio tecnico; temendo infatti non vi siano le necessarie coperture per i successivi interventi di carattere politico. Definita “vergognosa” infine la scelta di rigettare gli emendamenti sull'Organismo di Vigilanza. Il disavanzo preoccupa, ha ammesso Giovanna Cecchetti, da qui un invito a dare un nuovo impulso all'economia. Per AR Gian Nicola Berti, con l'esercizio di questa Finanziaria il Segretario Gatti ha fatto risparmiare “un sacco di soldi” alle casse pubbliche. “Abbiamo fatto un passo in avanti molto importante”. Siamo soddisfatti di ciò che è stato prodotto, ha sottolineato Michele Muratori, Libera. A partire dalla volontà di ridurre il peso del debito estero. E non è mancato un commento su quanto avvenuto ieri fra il Segretario Gatti e Gian Carlo Venturini: “in politica spesso ci si scontra”. Infine la votazione della Finanziaria. Via libera con 36 favorevoli, 14 contrari e 2 non votanti. I lavori sono quindi proseguiti con la coda di un dibattito iniziato nella precedente Sessione: quello conseguente alla relazione del Segretario Canti sulle iniziative intraprese per il recupero dei danni subiti a seguito dei dissesti bancari. Confronto che tocca Giustizia, Politica ed Economia, ha osservato Luca Lazzari, PSD. Riferimenti ai maxi-procedimenti “Mazzini” e “Titoli”, e alla fase precedente, con un dettagliato excursus storico. Il vero rischio – a suo avviso - è stata la cessione di sovranità a soggetti interni ed esterni. Poi Giuseppe Maria Morganti, che ha condiviso la necessità di far partire l'analisi critica dal periodo della “San Marino da bere”. Oggi San Marino è riuscita con le proprie forze, pagando un prezzo altissimo, ad uscire da quel momento di criticità; il Consigliere di Libera vede inoltre nell'Accordo di Associazione un ulteriore cambio di passo. Quindi Massimo Andrea Ugolini, PDCS, che ha ringraziato il Segretario Canti e la Magistratura per quanto fatto. Focus sul “caso Titoli”: quando non c'è una politica forte, capace di individuare i veri interessi del Paese, si corre il rischio di creare danni economici, sociali e reputazionali. Rivendicato il ruolo della DC, ricordando l'esposto presentato all'epoca alla Reggenza. Infine la replica del Segretario alla Giustizia, che ha plaudito all'Avvocatura dello Stato per le attività di recupero. Espresso inoltre l'impegno a fare tutto il necessario, a livello diplomatico, per l'individuazione dei fondi sottratti. A chiudere il dibattito un OdG firmato dalle forze di Maggioranza nel quale si impegna il Congresso a proseguire il supporto all'Avvocatura dello Stato nei procedimenti in corso, a rafforzare gli strumenti di collaborazione internazionale per l'individuazione dei fondi sottratti detenuti all'estero, e ad avviare un percorso di sensibilizzazione dell'opinione pubblica. Presentato un ordine del giorno anche da RETE, sulla falsariga di quello della Maggioranza. Il Segretario Canti ha auspicato una sintesi comune affinché possa essere presentato un odg unico.