"Senza l’uscita dalla black list – rimarcano le opposizioni - non può che confermarsi una situazione estremamente difficile". La maggioranza sottolinea il riconoscimento dei passi compiuti, delle sfide raccolte, degli interventi di riforma. Il capogruppo del Psd, Claudio Felici, lo considera un decalogo delle cose da fare, un impegno comune per tutte le forze politiche. “Chiunque pensi di fare da solo – dichiara - si prende grossissime responsabilità”. Della stessa opinione il Coordinatore dell’Upr, Marco Podeschi: "Non siamo affatto sorpresi - afferma - non si può andare avanti con slogan e annunci di riforme non fatte. con visioni buoniste che possono solo nuocere al paese. Serve una corale assunzione di responsabilità della classe politica”. Preoccupaizone anche nei Socialisti Riformisti. Per il segretario, Simone Celli, è la dimostrazione dell’inadeguatezza degli interventi del governo. “L’auspicio - dichiara - è che la politica sappia avviare un percorso virtuoso per rilanciare il sistema economico e risanare la finanza pubblica”. Per Ivan Foschi, capogruppo di Sinistra Unita, è mancata una risposta di sistema: “Le situazioni – afferma restano critiche e irrisolte, non mi pare siamo sulla strada giusta. Per il segretario della Dc, Marco Gatti, viene invece reso merito alle azioni poste in atto. “Per affrontare la recessione – afferma – si dovrà agire sulla leva fiscale e sulla competitività del sistema. Il mercato del lavoro sarà una delle sfide imminenti, come pure la riforma fiscale”.
Un rapporto che sottolinea i passi in avanti, per il coordinatore di Ap, Stefano Palmieri, che pone attenzione sulla necessità di riequilibrare i sistemi di prelievo fiscale. “L’aspetto più preoccupante è quello bancario - evidenzia – ma può essere rilanciato dagli accordi con Roma, che possano aprire a sinergie fino ad ora inesplorate”. Un quadro ben presente a tutte le forze politiche, per Angela Venturiti dell’Unione dei Moderati. “Da un lato – dichiara - riconosce il lavoro del Governo, dall’altro descrive una situazione di crisi che bisogna saper governare con gli strumenti delle riforme e degli incentivi, alle imprese e all’occupazione".
“Restano alcune cose da fare – commenta il vice segretario del Nuovo partito socialista, Erik Casali, e questo lo sapevamo. L’economia è ancora sbilanciata ma il governo si è mosso bene, altrimenti non avremmo avuto questi giudizi. Quella del Fondo Monetario – conclude – è una promozione, magari con la sufficienza, ma una promozione”.
Sergio Barducci
Un rapporto che sottolinea i passi in avanti, per il coordinatore di Ap, Stefano Palmieri, che pone attenzione sulla necessità di riequilibrare i sistemi di prelievo fiscale. “L’aspetto più preoccupante è quello bancario - evidenzia – ma può essere rilanciato dagli accordi con Roma, che possano aprire a sinergie fino ad ora inesplorate”. Un quadro ben presente a tutte le forze politiche, per Angela Venturiti dell’Unione dei Moderati. “Da un lato – dichiara - riconosce il lavoro del Governo, dall’altro descrive una situazione di crisi che bisogna saper governare con gli strumenti delle riforme e degli incentivi, alle imprese e all’occupazione".
“Restano alcune cose da fare – commenta il vice segretario del Nuovo partito socialista, Erik Casali, e questo lo sapevamo. L’economia è ancora sbilanciata ma il governo si è mosso bene, altrimenti non avremmo avuto questi giudizi. Quella del Fondo Monetario – conclude – è una promozione, magari con la sufficienza, ma una promozione”.
Sergio Barducci
Riproduzione riservata ©