Si sta mettendo ordine in quella che, fino a ieri, era una jungla. Su 105 fondazioni 11 sono in liquidazione d’ufficio, 24 commissariate, 13 radiate e 14 estinte. San Marino ha recepito le direttive internazionali: il memorandum d’intesa sottoscritto da Consiglio dei XII, AIF e tribunale è stato tradotto in norme. L’adeguamento è stato confermato dallo stesso Moneyval. La Repubblica è “largamente conforme”. Se in passato dare vita ad una fondazione era semplice e poco oneroso, da qualche anno non è più così. Stanno tramontando le cosiddette fondazioni familiari perché non rispondono ai criteri di interesse pubblico e solidarietà. Poi c’è l’obbligo di fare risultare, accanto al bilancio, la registrazione dei finanziamenti ricevuti e di depositare in tribunale il registro degli associati. A complicare la vita delle “fondazioni facili”, poi, le sanzioni amministrative in caso di violazioni che, se reiterate, possono portare alla liquidazione d’ufficio. Ne è seguita un’importante scrematura. In dieci casi non si è neppure proceduto al commissariamento: le fondazioni si sono messe in liquidazione volontaria. Spetta al Consiglio dei XII vigilare sull’attività in caso di segnalazioni di Aif o tribunale. In caso di anomalie viene nominato un commissario che ha gli stessi poteri dell’amministratore giudiziario. Sulla base della sua relazione il Consiglio decide poi se interrompere il commissariamento o chiedere, appunto, l’estinzione. La liquidazione compete al tribunale.
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