“Non si può decidere – affermano da Via delle Scalette – senza prima rompere il velo di opacità che caratterizza ormai da troppo tempo l'operato del Governo e della maggioranza. Così la Dc sulla questione delle fusioni bancarie. E ancora, “come si può proporre – chiedono – un'idea di aggregazione fra istituti senza che vi siano chiare prospettive sia riguardo alla possibilità per le banche locali di operare fuori territorio, sia riguardo alla possibilità di rafforzare il sistema finanziario con l'ingresso di operatori esterni?”. Il Pdcs si dice pronto a promuovere una serie di iniziative di confronto con Abs, i Cda di Cassa di Risparmio e Banca di San Marino e il Fondo Monetario, “per ottenere – sottolineano - quelle informazioni e risposte che l'Esecutivo e Adesso.sm non vogliono o forse più semplicemente non sono in grado di fornirci”.
Intanto arriva la replica di Pasquale Valentini alla nota di ieri della maggioranza con richiami alla sua gestione della Segreteria Finanze. “In relazione alla mia diretta responsabilità – scrive - posso rispondere a testa alta, e quando sento ancora parlare di criticità tenute nascoste in passato nei conti pubblici e nei bilanci, sia dello Stato sia di Cassa, vorrei solo ricordare – aggiunge – che se si potesse dimostrare la veridicità di tali affermazioni, questo chiamerebbe in causa tutte le forze politiche che hanno governato e che ancora stanno governando, - precisa infine Valentini - nonché le istituzioni che hanno valutato questi bilanci, Banca Centrale e FMI in primis, e che hanno promosso il nostro accreditamento internazionale”.
Intanto arriva la replica di Pasquale Valentini alla nota di ieri della maggioranza con richiami alla sua gestione della Segreteria Finanze. “In relazione alla mia diretta responsabilità – scrive - posso rispondere a testa alta, e quando sento ancora parlare di criticità tenute nascoste in passato nei conti pubblici e nei bilanci, sia dello Stato sia di Cassa, vorrei solo ricordare – aggiunge – che se si potesse dimostrare la veridicità di tali affermazioni, questo chiamerebbe in causa tutte le forze politiche che hanno governato e che ancora stanno governando, - precisa infine Valentini - nonché le istituzioni che hanno valutato questi bilanci, Banca Centrale e FMI in primis, e che hanno promosso il nostro accreditamento internazionale”.
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