Gdf: inviata una nota a Roma e chiesto incontro chiarificatore
Le Segreterie di Stato Esteri e Finanze su in carico del Congresso di Stato hanno inviato una nota a Roma per un incontro sulla vasta operazione della GdF nei confronti di San Marino che la considera ingiustificata ed in violazione dei principi che regolano le relazioni internazionali. "La Repubblica di San Marino considera ingiustificate le azioni di monitoraggio ed accertamento - si legge - verso i propri residenti, in forma di operazioni massicce ed indistinte, assimilabili per modalità a “fishing expedition”, soprattutto in una fase di cooperazione come quella attuale". Il governo ricorda l'accordo contro le doppie imposizioni sul modello OCSE a cui San Marino si richiama in relazione ai principi identificativi della residenza fiscale. "L’attinenza a tali principi è da ritenersi comune base giuridica in un’ottica di appartenenza allo stesso quadro di regole internazionali". Nella nota delle Finanze si parla di "fondati dubbi di legittimità delle azioni intraprese, inoltre l’attuale operazione della GdF italiana si attua oggi, in un contesto profondamente mutato". "un’azione ingiustificata nei confronti di San Marino". La trasmissione di questionari per il semplice motivo di avere intrattenuto rapporti con San Marino o per essere ivi residenti, dà un’immagine distorta e produce un effetto deterrente sulle relazioni economiche con San Marino, con un danno inestimabile per l’intero sistema. Arrivando a parlare di "attività compromessa" nonostante la fattiva partecipazione alla complessa dialettica italo-sammarinese finalizzata alla distensione dei rapporti bilaterali.
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