Dopo le fibrillazioni dell’ultimo periodo, sono giorni di relativa calma, in questo week end lungo, che prosegue fino a martedì per Sant’Agata. Una pausa che giova, secondo le forze di Maggioranza.
A iniziare dal Partito dei Socialisti e Democratici, che liquida con un “è il solito metodo che viene avanti da Nps” la proposta di una governo di garanzia per arrivare ai referendum. Il Segretario Psd seppur considerando accreditata, in questa fase, l’ipotesi di elezioni anticipate, ritiene ci sia bisogno di stabilità e soprattutto di una azione politica e programmatica di sviluppo all’economia: “per questo abbiamo invitato gli alleati – dice Paride Andreoli – a dare una spinta all’azione riformatrice intrapresa”. Questa pausa – per il Psd – gioverà a tutte le forze politiche, per ricreare un clima di grande fiducia da parte dei sammarinesi e porre le basi per un lavoro comune, di riforme legislative e strutturali.
“Lo stop, a noi, gioverà sicuramente – ammette il coordinatore di Ap - mercoledì riuniremo il coordinamento per risolvere una situazione che ci vede impegnati con questi alleati”. Mario Venturini dice di ignorare manovre sottobanco per creare alternative di maggioranza, così come conferma che Alleanza Popolare non ha contatti con nessuno.
Lo sguardo è invece rivolto a un partito di maggioranza relativa che non parla di ricorso al voto nelle note degli organismi e non ha ancora risolto i dissensi interni. Concordi invece sul fatto che la proposta di Nps sia solo una boutade. “Speriamo che questa pausa chiarisca un pò le cose” ammette Roberto Tamagnini per il quale potrebbe non essere campata per aria l’ipotesi di un governo di garanzia. Il coordinatore di Sinistra Unita non nasconde come una parte del Psd mostri una chiara insofferenza per alcuni alleati, Ap e il suo stesso partito, motivata dal fatto che mettono costantemente dei bastoni tra le ruote, vedi Centrale del Latte e, notizia di ieri, il ritrovo di Serravalle. “I vecchi innamoramenti sono sempre in agguato” conclude Tamagnini riferito a socialisti e democratici, mentre su Nps si limita a dichiarare: ci ha deluso.
“Dobbiamo lavorare per dare soluzioni chiare al paese” è questo l’imperativo per i Democratici di Centro. Tutte le evoluzioni dell’attuale situazione politica vanno tenute in debita considerazione. “Se sarà possibile, dopo i confronti interni, rispondere all’esigenza di governabilità del paese – dichiara Giovanni Lonfernini – le 4 forze si impegneranno nel processo riformatore, altrimenti la strada maestra restano le elezioni anticipate”. Il rischio maggiore per il coordinatore dei DdC è proprio quello di non proporsi con chiarezza al paese, per questo il suo partito si attiverà non appena ci saranno elementi concreti.
A iniziare dal Partito dei Socialisti e Democratici, che liquida con un “è il solito metodo che viene avanti da Nps” la proposta di una governo di garanzia per arrivare ai referendum. Il Segretario Psd seppur considerando accreditata, in questa fase, l’ipotesi di elezioni anticipate, ritiene ci sia bisogno di stabilità e soprattutto di una azione politica e programmatica di sviluppo all’economia: “per questo abbiamo invitato gli alleati – dice Paride Andreoli – a dare una spinta all’azione riformatrice intrapresa”. Questa pausa – per il Psd – gioverà a tutte le forze politiche, per ricreare un clima di grande fiducia da parte dei sammarinesi e porre le basi per un lavoro comune, di riforme legislative e strutturali.
“Lo stop, a noi, gioverà sicuramente – ammette il coordinatore di Ap - mercoledì riuniremo il coordinamento per risolvere una situazione che ci vede impegnati con questi alleati”. Mario Venturini dice di ignorare manovre sottobanco per creare alternative di maggioranza, così come conferma che Alleanza Popolare non ha contatti con nessuno.
Lo sguardo è invece rivolto a un partito di maggioranza relativa che non parla di ricorso al voto nelle note degli organismi e non ha ancora risolto i dissensi interni. Concordi invece sul fatto che la proposta di Nps sia solo una boutade. “Speriamo che questa pausa chiarisca un pò le cose” ammette Roberto Tamagnini per il quale potrebbe non essere campata per aria l’ipotesi di un governo di garanzia. Il coordinatore di Sinistra Unita non nasconde come una parte del Psd mostri una chiara insofferenza per alcuni alleati, Ap e il suo stesso partito, motivata dal fatto che mettono costantemente dei bastoni tra le ruote, vedi Centrale del Latte e, notizia di ieri, il ritrovo di Serravalle. “I vecchi innamoramenti sono sempre in agguato” conclude Tamagnini riferito a socialisti e democratici, mentre su Nps si limita a dichiarare: ci ha deluso.
“Dobbiamo lavorare per dare soluzioni chiare al paese” è questo l’imperativo per i Democratici di Centro. Tutte le evoluzioni dell’attuale situazione politica vanno tenute in debita considerazione. “Se sarà possibile, dopo i confronti interni, rispondere all’esigenza di governabilità del paese – dichiara Giovanni Lonfernini – le 4 forze si impegneranno nel processo riformatore, altrimenti la strada maestra restano le elezioni anticipate”. Il rischio maggiore per il coordinatore dei DdC è proprio quello di non proporsi con chiarezza al paese, per questo il suo partito si attiverà non appena ci saranno elementi concreti.
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