La sua è rimasta nelle cronache politiche italiane come la “famigerata manovra Amato del ’92” quella della tassa sui conti correnti. Ma oggi, dice l’ex presidente del Consiglio al Meeting per parlare dei 150 anni dell’unità d’Italia, la situazione è ancora più difficile. C’è molto meno grasso da eliminare. Qui siamo vicini all’osso e fare critiche esige cautela. Le critiche al presidente del Consiglio sono soprattutto per come ha gestito il Paese in questi dieci anni, con troppo "personalismo" e "troppa Sardegna nella vita politica". Secondo Amato invece, per fare fronte alla crisi, bisogna ritrovare le ragioni dello stare insieme. Una stoccata anche a Lega e ai partiti con connotazioni localistiche: "Un Paese nel quale si va a cercare i celti e i Borbone mette in dubbio di avere le ragioni per stare insieme nel futuro. Su scala europea, Amato ha riservato una frecciatina al cancelliere tedesco Angela Merkel invitando i leader europei a ritrovare le ragioni dell'unità anche in questo momento difficile.
Nel video l'intervista a Giuliano Amato.
Sonia Tura
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