Nuove regole contro la discriminazione razziale, etnica e religiosa. Il progetto di legge presentato dalla Segreteria di Stato per la Giustizia introduce nel Codice Penale reati specifici a sfondo razzista e considera come aggravante di altri reati eventuali finalità di discriminazione o legate all’odio etnico, razziale o religioso. Anche se San Marino finora è rimasto relativamente immune da manifestazioni esplicite di odio o razzismo, secondo la Segreteria di Stato per la Giustizia bisogna riconoscere la complessità crescente dei fenomeni sociali che ci circondano e che richiedono un impegno culturale, giuridico e di vigilanza per dotare la nostra Repubblica degli anticorpi necessari a prevenire le varie forme di razzismo e degli strumenti capaci di rafforzare il livello di tolleranza e di civiltà della convivenza tra i cittadini. La legge sancisce, anche a livello di norme penali, l’impegno del Governo a rafforzare il principio della non discriminazione nel nostro Stato e dà attuazione agli impegni internazionali che San Marino ha assunto con la ratifica di numeri strumenti giuridici internazionali. Inoltre rappresenta l’applicazione del principio di uguaglianza espresso nella Dichiarazione dei diritti dei cittadini e dei principi fondamentali dell’ordinamento sammarinese. Il progetto introduce nel Codice Penale sammarinese il reato di discriminazione razziali e punisce, in particolare, la diffusione di idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico e l’incitamento a commettere atti di discriminazione per motivi razziali, etnici o religiosi. Per questi reati si potrà procedere d’ufficio e saranno puniti con la prigionia di secondo grado.
Riproduzione riservata ©