Esprime soddisfazione per l’esito elettorale la direzione del Nuovo Partito Socialista, che dalle urne escelegittimato con una rappresentanza pari al 5,41%. “Questo – ha dichiarato il segretario, Augusto Casali – smentisce chi sosteneva che la nostra azione fosse fondata su pretesti di ordine personalistico”. Per il Nuovo Partito Socialista il risultato elettorale ha evidenziato che l’unificazione riformista è rimasto un progetto incompiuto 'considerato - scrive in una nota – che il PSD ha mancato l’obbiettivo di diventare la prima forza politica del Paese'. Il partito di Casali dichiara però definitivamente chiusa la fase di contrapposizione con il PSD che verrà valutato sulle linee di condotta, le proposte e le iniziative politiche. Sconcertante viene definita la posizione della Democrazia cristiana 'che - afferma la direzione - anteponendo le formule ai contenuti, ha indicato nella riedizione del Governo straordinario l’unica strada percorribile per il prossimo futuro prima ancora di avviare il necessario confronto fra le forze politiche e rinunciando definitivamente - aggiunge - ad esercitare il ruolo di Partito di maggioranza relativa'. Per il Nuovo Partito Socialista
questa coalizione rappresenterebbe invece una prevaricazione della volontà popolare: 'Uno schiaffo agli elettori che il Governo straordinario hanno delegittimato in modo pesantissimo'.
questa coalizione rappresenterebbe invece una prevaricazione della volontà popolare: 'Uno schiaffo agli elettori che il Governo straordinario hanno delegittimato in modo pesantissimo'.
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