Confermate alcune indiscrezioni della vigilia per un governo "politico", con "record di presenza femminile": 21 ministri, tra cui sette donne. Tra di loro si segnala la presenza del primo ministro di colore della storia repubblicana: Cecile Kyenge, deputato Pd che approda al ministero dell'Integrazione. Una novità per San Marino la presenza agli esteri di Emma Bonino, mentre trasloca dagli Interni alla Giustizia Anna Maria Cancellieri, che con il Titano ha già siglato un importante accordo sulla collaborazione tra forze di polizia. Nomi esterni alla politica sono quelli di Fabrizio Saccomanni all'Economia, ma conosciuto in Repubblica, così come Mario Mauro al dicastero della Difesa. Il sindaco di Padova Flavio Zanonato (Pd) avrà la responsabilità dello Sviluppo economico. Alle Infrastrutture e Trasporti arriva Maurizio Lupi (Pdl), vicepresidente della Camera. "Sono soddisfatto per la squadra che siamo riusciti a comporre - grazie alla disponibilità, alle competenze che si sono messe al servizio del Paese -, per il record della presenza femminile e per il ringiovanimento della compagine", ha detto il premier incaricato Enrico Letta, mentre il presidente italiano ha sgomberato il campo da ogni polemica: questo è un governo politico – ha ribadito Napolitano – frutto dello sforzo paziente e tenace del presidente incaricato e dei leader delle forze politiche che hanno scelto la strada della collaborazione nonostante le difficoltà incontrate.
Giovanna Bartolucci
Enrico Letta ha sciolto la riserva ed ha accettato di formare il nuovo governo. Alle 17.15, al termine di una giornata convulsa di incontri, Letta ha letto al Quirinale i nomi della sua squadra:
Al ministero dell'Interno Angelino Alfano, che è anche vicepremier.
All'economia Fabrizio Saccomanni, finora direttore generale di Bankitalia.
Agli Esteri Emma Bonino.
Alla Difesa Mario Mauro.
Alla Giustizia Annamaria Cancellieri.
Agli Affari Europei Enzo Moavero.
Agli Affari regionali Graziano Delrio (Pd), attuale presidente dell'Anci.
Maurizio Lupi alle Infrastrutture.
Enrico Giovannini al Lavoro.
Alla Coesione territoriale Carlo Trigilia.
Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini.
Pari opportunità Iosefa Idem (prima olimpionica ministro).
Alla Semplificazione va Giampiero D'Alia.
Sviluppo economico Zanonato.
Politiche agricole Nunzia De Girolamo.
Università e ricerca Mariachiara Carrozza.
Salute Beatrice Lorenzin.
Gaetano Quagliariello agli Affari costituzionali.
Ministro dell'ambiente Andrea Orlando.
Cecile Kyenge è ministro dell'Integrazione.
Massimo Bray ai Beni culturali.
Giovanna Bartolucci
Enrico Letta ha sciolto la riserva ed ha accettato di formare il nuovo governo. Alle 17.15, al termine di una giornata convulsa di incontri, Letta ha letto al Quirinale i nomi della sua squadra:
Al ministero dell'Interno Angelino Alfano, che è anche vicepremier.
All'economia Fabrizio Saccomanni, finora direttore generale di Bankitalia.
Agli Esteri Emma Bonino.
Alla Difesa Mario Mauro.
Alla Giustizia Annamaria Cancellieri.
Agli Affari Europei Enzo Moavero.
Agli Affari regionali Graziano Delrio (Pd), attuale presidente dell'Anci.
Maurizio Lupi alle Infrastrutture.
Enrico Giovannini al Lavoro.
Alla Coesione territoriale Carlo Trigilia.
Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini.
Pari opportunità Iosefa Idem (prima olimpionica ministro).
Alla Semplificazione va Giampiero D'Alia.
Sviluppo economico Zanonato.
Politiche agricole Nunzia De Girolamo.
Università e ricerca Mariachiara Carrozza.
Salute Beatrice Lorenzin.
Gaetano Quagliariello agli Affari costituzionali.
Ministro dell'ambiente Andrea Orlando.
Cecile Kyenge è ministro dell'Integrazione.
Massimo Bray ai Beni culturali.
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