Il premier Letta alla Camera presenta il programma di governo in vista del voto di fiducia, alle 20 alla Camera e domani al Senato, all'indomani dell'insediamento in una giornata anche di sangue, con la sparatoria di Montecitorio – feriti due Carabinieri – uno grave. Guarda al malcontento e alla rabbia Letta e dice: “Non c'è più tempo”: risanamento e tenuta dei conti pubblici gli obiettivi senza inasprimento fiscale. Quindi: riduzione delle tasse sul lavoro, stop all'Imu di giugno, ma anche sostegno ai giovani nella formazione e nel lavoro. La moralizzazione della cosa pubblica e i costi della politica, quando annuncia l'eliminazione dello «stipendio» dei ministri parlamentari, ma anche interventi sul finanziamento ai partiti e la fine delle Province.
La priorità, comunque, il lavoro per prevenire l'incubo dell'impoverimento: fra le proposte la cassa integrazione anche per i precari. Poi il terzo tema: l'Italia in Europa, verso gli Stati Uniti d'Europa, con l'avvio, da domani di un tour europeo, per incontrare la cancelliera Merkel, mercoledì il presidente della Commissione Europea Barroso e il presidente del Consiglio d'Europa Van Rompuy.
Riforme, poi, superando il bicameralismo, il federalismo fiscale, la riforma elettorale, indicando anche i tempi: "se tra 18 mesi non sarà avviato il processo delle riforme istituzionali ne trarrò le conseguenze". Voto di fiducia alla Camera dalle 20, che non dovrebbe riservare sorprese.
La priorità, comunque, il lavoro per prevenire l'incubo dell'impoverimento: fra le proposte la cassa integrazione anche per i precari. Poi il terzo tema: l'Italia in Europa, verso gli Stati Uniti d'Europa, con l'avvio, da domani di un tour europeo, per incontrare la cancelliera Merkel, mercoledì il presidente della Commissione Europea Barroso e il presidente del Consiglio d'Europa Van Rompuy.
Riforme, poi, superando il bicameralismo, il federalismo fiscale, la riforma elettorale, indicando anche i tempi: "se tra 18 mesi non sarà avviato il processo delle riforme istituzionali ne trarrò le conseguenze". Voto di fiducia alla Camera dalle 20, che non dovrebbe riservare sorprese.
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