Il governo snocciola i numeri della collaborazione con l'Italia

“In questa lotta noi ci siamo”. Non usa mezzi termini il Segretario Arzilli alla nuova inchiesta della guardia di finanza di Ancona. “Stiamo dimostrando di essere parte attiva nella lotta a questo genere di distorsioni”. 178 segnalazioni in poco più di un anno all’Italia, 69 risposte evase. L’Italia ha avanzato 73 richieste di collaborazione amministrativa, San Marino ha già risposto a 58. I numeri della collaborazione – nei fatti – sono questi. Il Titano è più celere nel rispondere ai vicini. Il governo ha revocato 14 società di elettronica, 27 in tutto. E con l’entrata in vigore del decreto sull’iva prepagata, non c’è più spazio per le frodi carosello. Eppure la percezione fuori confine non è di totale collaborazione, nonostante il massimo rigore degli uffici di vigilanza e controllo e del Clo, cui si aggiungerà a breve il nucleo antifrode. L’azione del governo per smuovere il silenzio italiano, dopo la conferenza stampa, utile a farci conoscere ai media internazionali dice l’esecutivo, prosegue con la convocazione degli ambasciatori, cosi come prosegue sul fronte politico e istituzionale. Non si torna indietro, le scelte vanno portate avanti con determinazione dice Morri. Nell’incontro con la stampa il segretario Mularoni torna sulle residenze. “Rispondono ai criteri Ocse su stabile organizzazione ed estero vestizione” e sulla loro concessione ci sarà una stratte sinneriga tra governo e consiglio grande e generale. “Tutto alla luce del sole”. San Marino è un paese che vanta numeri interessanti da tutelare e sostenere: un Pil (2009) di 1 miliardo e 200 milioni di euro e aziende che quotidianamente danno lavoro a 9.000 sammarinesi e 6.700 frontalieri. L'obiettivo del governo - ha concluso il Segretario Morri - è quello di essere vicino agli imprenditori sani dimostrando che il nostro è un paese laborioso, che ha compiuto delle scelte a volte anche impopolari, ma sicuramente dettate dal bene e dall'interesse comune.
Nel video l'intervista al Segretario per l'Industria, Marco Arzilli.

Giovanna Bartolucci