L'augurio di un buon lavoro al Consiglio, riunito straordinariamente in una sede diversa causa emergenza sanitaria, inevitabilmente si intreccia al doveroso ricordo di chi non c'è più: la Reggenza esprime vicinanza a quanti soffrono, rendendo merito alla professionalità del corpo sanitario, al grande cuore dei volontari, all'impegno dei cittadini. Il destino di tutti – ricordano – è legato al senso di responsabilità di ciascuno. Ai Consiglieri, rivolgono quindi l'invito ad un confronto leale, costruttivo e propositivo, indispensabile – spiegano - per trovare le soluzioni migliori a sostegno del mondo del lavoro e di chi è stato colpito dalla crisi, e strategie per una rapida ripresa e il rilancio dell'attività produttiva. Occorre ancora tenere la guardia alta – dicono i Capitani Reggenti Alessandro Mancini e Grazia Zafferani – ma a breve non potremo parlare di emergenza ma di una nuova normalità da affrontare. Si dovrà quindi pensare ad un modello di società diverso, ad uno sviluppo più sostenibile e a una nuova organizzazione a livello sanitario. Un dovere verso le giovani generazioni”.
Alla politica spetta dunque il compito di individuare regole di tutela della salute a livello globale, per evitare – spiegano i Capi di Stato - che, in futuro, l’arrivo di una nuova epidemia – evenienza più che verosimile - trovi il sistema impreparato”. Di pari importanza si conferma anche la necessità di “favorire un nuovo modo di relazionarsi agli altri, più attento e partecipe alle esigenze della comunità Stato, - fanno notare - da considerare non solo come entità da cui si deve ricevere, ma anche come entità a cui dare”. “Lo sforzo di adattamento, personale e collettivo, che tutti abbiamo vissuto in queste settimane per affrontare situazioni assolutamente nuove ed imprevedibili, non può e non deve rimanere confinato alla fase emergenziale ma diventare tesoro per gestire la nuova normalità che ci sarà dopo”.
Nel video un estratto del discorso pronunciato dalla Reggenza.