Un incontro dal sapore informale, quasi una chiacchierata fra amici quello organizzato dal giornale di Sinistra Unita l’Altra Repubblica. Sul tavolo: democrazia, economia, diritti. Tre temi che rischiano di scivolare via dalle mani di uno Stato piegato dalla crisi e con grandi problemi di sovranità. Emerge, forte, l’esigenza del confronto. I cittadini vogliono fare sentire la propria voce, suggerire soluzioni. Il sentimento più diffuso è la paura del domani. C’è la consapevolezza che fino a quando San Marino rimarrà in black list le aziende si daranno alla fuga. La riflessione parte da un punto fermo, che è anche un invito: non definire a priori un programma, e soprattutto non farlo da soli. Occorre far fronte comune per salvare il paese, un paese che deve accettare la cultura della trasparenza. Poi le proposte. C’è chi pensa ad un’ agenda digitale della gestione della cosa pubblica, per attivare percorsi di fiducia tra cittadino ed istituzioni. Rendere visibile via internet le spese del Titano permetterebbe a tutti di vigilare sulle scelte della politica. Non sono mancati i giovani: la crisi sta risvegliando l’impegno. “Abbiamo bisogno di forze e idee nuove - dice Alessandro Rossi - vogliamo stimolare una partecipazione autonoma e indipendente”. Sinistra Unita vuole il cambiamento, rilanciare San Marino come laboratorio sociale e democratico.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
Riproduzione riservata ©