Il Governo ha annunciato l’adozione dal 1 gennaio 2015 del regime IVA anche a San Marino, modificando il sistema della monofase. Il nuovo sistema di imposizione indiretta è stato denominato IGC (Imposta Generale sui Consumi). Il Movimento per San Marino ha sempre sostenuto, anzi caldeggiato l’adozione del sistema Iva , in primo luogo perché parifica il sistema sammarinese a quello in vigore nella UE, ed in secondo luogo perché rappresenta una opportunità di sviluppo del settore commerciale con conseguente crescita economica ed occupazionale.
I commercianti temono questa scelta. Tale timore sarà giustificato se l’attuazione del nuovo sistema impositivo non terrà conto delle peculiarità della nostra Repubblica. Infatti, gli obiettivi che con l’attuazione della nuova legge sull’IGC (ossia IVA) debbono essere perseguiti sono principalmente due: il primo, togliere ogni possibilità di triangolazioni fra operatori sammarinesi ed operatori non sammarinesi, che tanti danni hanno provocato in passato; il secondo, incentivare i consumi interni attraverso una politica che renda competitivi i prezzi praticati dagli operatori economici sammarinesi.
Per realizzare tali obiettivi, sono necessarie alcune scelte che indichiamo al momento in modo generico, ma che ci riserviamo di approfondire nel momento in cui saremo posti a conoscenza delle normative predisposte dal Governo:
1) sui beni importati (ovviamente in esenzione da imposta) l’operatore economico sammarinese deve registrare attraverso auto fatturazione una aliquota IGC in linea con le aliquote applicate in Italia e nel contesto Europeo (ad es: 20%);
2) in caso di riesportazione dei beni in precedenza importati, l’imposta registrata a debito dovrà essere, attraverso opportuna registrazione, rimborsata all’operatore economico sammarinese: con tale sistema, l’IGC non sarà un costo per l’imprenditore e si eviteranno le segnalate pericolose triangolazioni e truffe commerciali;
3) sulle vendite che l’operatore economico sammarinese effettua nel territorio della Repubblica, opportunamente documentate attraverso SMAC, carte di credito o documentazione bancaria, sarà effettuato un rimborso o sconto della metà dell’imposta registrata in entrata, per cui il prezzo praticato in Repubblica sarà sicuramente concorrenziale:
4) per i servizi interni, artigiani, alberghi, professionisti ecc., l’aliquota IGC dovrà essere particolarmente favorevole, simile all’imposta del 3% oggi vigente sui servizi
4) consistenti rimborsi rispetto all’aliquota registrata all’atto della importazione dovranno essere praticati sui beni strumentali, allorché l’operatore economico dimostri che quel bene è stato utilizzato all’interno dell’azienda.
Queste sono alcune idee del Movimento per San Marino. Speriamo si possano serenamente e costruttivamente discutere, e che le proposte governative realizzino quegli obiettivi che sopra abbiamo indicato. Noi il nostro contributo disinteressato siamo disposti a darlo.
I commercianti temono questa scelta. Tale timore sarà giustificato se l’attuazione del nuovo sistema impositivo non terrà conto delle peculiarità della nostra Repubblica. Infatti, gli obiettivi che con l’attuazione della nuova legge sull’IGC (ossia IVA) debbono essere perseguiti sono principalmente due: il primo, togliere ogni possibilità di triangolazioni fra operatori sammarinesi ed operatori non sammarinesi, che tanti danni hanno provocato in passato; il secondo, incentivare i consumi interni attraverso una politica che renda competitivi i prezzi praticati dagli operatori economici sammarinesi.
Per realizzare tali obiettivi, sono necessarie alcune scelte che indichiamo al momento in modo generico, ma che ci riserviamo di approfondire nel momento in cui saremo posti a conoscenza delle normative predisposte dal Governo:
1) sui beni importati (ovviamente in esenzione da imposta) l’operatore economico sammarinese deve registrare attraverso auto fatturazione una aliquota IGC in linea con le aliquote applicate in Italia e nel contesto Europeo (ad es: 20%);
2) in caso di riesportazione dei beni in precedenza importati, l’imposta registrata a debito dovrà essere, attraverso opportuna registrazione, rimborsata all’operatore economico sammarinese: con tale sistema, l’IGC non sarà un costo per l’imprenditore e si eviteranno le segnalate pericolose triangolazioni e truffe commerciali;
3) sulle vendite che l’operatore economico sammarinese effettua nel territorio della Repubblica, opportunamente documentate attraverso SMAC, carte di credito o documentazione bancaria, sarà effettuato un rimborso o sconto della metà dell’imposta registrata in entrata, per cui il prezzo praticato in Repubblica sarà sicuramente concorrenziale:
4) per i servizi interni, artigiani, alberghi, professionisti ecc., l’aliquota IGC dovrà essere particolarmente favorevole, simile all’imposta del 3% oggi vigente sui servizi
4) consistenti rimborsi rispetto all’aliquota registrata all’atto della importazione dovranno essere praticati sui beni strumentali, allorché l’operatore economico dimostri che quel bene è stato utilizzato all’interno dell’azienda.
Queste sono alcune idee del Movimento per San Marino. Speriamo si possano serenamente e costruttivamente discutere, e che le proposte governative realizzino quegli obiettivi che sopra abbiamo indicato. Noi il nostro contributo disinteressato siamo disposti a darlo.
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