Il Segretario di Stato per gli Affari Interni e i Dirigenti della Pubblica Amministrazione a confronto sulla riforma della PA ma anche per esaminare i profili di ruolo predisposti per il superamento dei mansionari e procedere così, insieme ai dirigenti, alle fasi successive per il completamento della riforma, come l’aggiornamento delle funzioni e del fabbisogno dei singoli uffici e servizi. Il Segretario Valeria Ciavatta ha aggiornato i dirigenti sullo stato di avanzamento della riforma ma poi li incontrerà uno ad uno perché spetterà a loro definire quanti e quali profili di ruolo sono necessari ai singoli uffici pubblici. La messa a regime infatti utilizzerà i nuovi istituti prevedendo anche un ruolo maggiormente autonomo per le figure dirigenziali pubbliche. L’incontro, sottolinea la Segreteria di Stato per gli affari interni, si inserisce in un programma strutturato per condividere i temi della riforma con tutti i soggetti coinvolti dal processo di cambiamento: dopo partiti politici e sindacati anche i Dirigenti hanno visionato il lavoro svolto e i prossimi obiettivi di breve periodo.
A parte gli istituti e i settori autonomi, per i quali ci sono stati diversi provvedimenti di riforma e di riordino, l’organizzazione della PA, gli inquadramenti del personale e le qualifiche sono ancora quelli stabiliti dalle normative del 1993 e non corrispondono più, sottolinea il Segretario Ciavatta nella sua relazione alle proposte di riforma, al panorama di risorse professionali sempre più qualificate oggi a disposizione, alle diverse prospettive del Paese ed alla sua necessità di dialogare in tutti i settori senza perdere il passo con gli altri paesi sia europei che extraeuropei, alle diverse esigenze del mondo del lavoro, e, infine, anche alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie.
A parte gli istituti e i settori autonomi, per i quali ci sono stati diversi provvedimenti di riforma e di riordino, l’organizzazione della PA, gli inquadramenti del personale e le qualifiche sono ancora quelli stabiliti dalle normative del 1993 e non corrispondono più, sottolinea il Segretario Ciavatta nella sua relazione alle proposte di riforma, al panorama di risorse professionali sempre più qualificate oggi a disposizione, alle diverse prospettive del Paese ed alla sua necessità di dialogare in tutti i settori senza perdere il passo con gli altri paesi sia europei che extraeuropei, alle diverse esigenze del mondo del lavoro, e, infine, anche alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie.
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