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"Insieme si può", Ciacci ( Libera): "Deciso sì ad area riformista/progressista con numeri per governare”

Ospite del dibattito politico esponenti di Rete, Demos, Psd. Pedini Amati: "Sediamoci e parliamo. Non significa mettere in dubbio un governo o una maggioranza in carica"

di Monica Fabbri
25 mar 2023
Il dibattito politico di Libera
Il dibattito politico di Libera

Insieme di può”: nel titolo l'invito ad unire le forze per vincere sfide comuni. Libera punta i riflettori su grandi temi: politica estera, giustizia sociale, energia. La conferenza programmatica si apre con i videomessaggi di Pier Ferdinando Casini e del vicepresidente Osce Pere Joan Pons. Si parte poi con il workshop “San Marino, sede permanente per il dialogo”, “necessità motivata dalla storia” - afferma il deputato Mauro del Barba. “San Marino fa parte dell'Osce, di cui anche io faccio parte rappresentando l'Italia, e in quella sede nasce l'idea di San Marino come luogo stabile per la pace. Ora sta ai sammarinesi e alla politica sammarinese mettere anche la cultura del dialogo e della pace. Sono convinto che sia nelle vostre possibilità. Lo state già dimostrando negli organismi internazionali”. Gennaro Migliore, presidente emerito dell'Assemblea parlamentare del Mediterraneo, ricorda che sul Titano c'è un centro di ricerca della PAM, già oggi sede di dialogo fattivo, “perché ne fanno parte tanti ricercatori di tutte le parti del mondo che poi diventeranno la classe dirigente e diplomatica del futuro. In questo senso pensare ad una sede specificamente legata al dialogo, che possa essere interreligioso, politico o culturale, è certamente un elemento di crescita che sarà di stimolo anche per l'Italia”.

Libera guarda alle famiglie in difficoltà, schiacciate da carovita, bollette, inflazione. Fa parlare i sindacati su nuove fragilità sociali; deposita progetti di legge su inclusione lavorativa e vita indipendente; critica tariffe “insostenibili” e presenta il suo piano energia. Con “voci di sinistra” l'attenzione va all'aggregazione delle forze riformiste e progressiste, per dare vita ad un'alternativa forte, in grado di “mettere in discussione lo status quo”. “Per affrontare il cambiamento e incidere sulla società, la sinistra deve ragionare insieme”– afferma Giuseppe Maria Morganti. Al tavolo esponenti di Rete e Demos, oltre a Vanessa Muratori.

Era stata annunciata una sorpresa ma non stupisce la presenza di Federico Pedini Amati del Psd: solo un mese fa, nel parlare di pacificazione della sinistra, tendeva una mano a Libera. "Sediamoci e parliamo. Questo non significa mettere in dubbio un governo o una maggioranza in carica. Però per il futuro dovremo parlare di quello che ci accomuna" - dichiara Pedini Amati. "L'abbiamo fatto forse troppo poco negli ultimi anni. Sono nate alleanze improbabili, si è visto che non hanno funzionato. A vario titolo ognuno ha preso strade proprie. Il Psd e Libera hanno due identità forti nella sinistra: si siedano e parlino. Giochiamo la nostra partita insieme, ma non contro i conservatori, o in sfida con la Dc". Giovanni Zonzini di Rete dice no a “raggruppamenti posticci” in chiave elettorale, ma invita a lavorare su temi e progetti concreti. “Se c'è un progetto paese, di giustizia sociale e tutela del lavoro, Demos c'è” – afferma Grazia Zafferani.

“Credo che innanzi tutto oggi sia stato chiarito un concetto: un deciso sì ad organizzare un'area riformista/progressista che possa avere i numeri per poter governare”, commenta il Segretario di Libera Matteo Ciacci. “Poi, per quanto riguarda la politica delle alleanze, lo affronteremo in seguito. Saremo alternativi alla Dc? Non lo so, intanto organizziamoci. Insieme ad altri esponenti che ci sono venuti a trovare vogliamo inviare un messaggio forte da questo punto di vista”. La Conferenza Programmatica di Libera si chiude con la risoluzione politica conclusiva, votata dal Direttivo.





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