Giù le mani dalle feste, anzi i cittadini ne propongono altre. Mentre in Italia si levano gli scudi per salvare le feste patronali e quelle laiche, a San Marino, ne sbucano di nuove. Ci sono alcune richieste tra le Istanze d’Arengo presentate ieri alla Reggenza. In primo piano la necessità di celebrare i figli con la richiesta di una festa nazionale che, in Svezia, esiste dal 1916. Una giornata per parlare di bambini nelle scuole, con una serie di iniziative che ne valorizzino il ruolo nella famiglia. Le sensibilità ambientaliste stanno maturando e allora arriva anche la giornata per i signori della terra, gli alberi, con la richiesta di dedicare loro il 21 novembre. La finalità è quella di ribadire l’importanza delle aree verdi in repubblica, recuperare le zone disboscate e creare una campagna di sensibilizzazione nelle scuole. L’Associazione Pertini chiede invece che la ricorrenza del 28 Luglio, oltre a ricordare la caduta del Governo Fascista, venga celebrata come “Anniversario della Caduta del Fascismo e Festa della Libertà”, con la presenza di tutte le Autorità. Di parere diverso è l’Anis che, in nome della produttività, chiede l’abolizione o lo spostamento alla domenica di alcune festività, per allinearsi all’Italia che ne ha 12.
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