"Pari a zero il livello di coinvolgimento delle opposizioni rispetto a tutti gli interventi normativi prodotti nell'ultimo mese”. Libera torna da una parte a lamentare la totale noncuranza del Governo rispetto alle ripetute sollecitazioni lanciate tramite lettere, disponibilità al contributo, richiesta di avviare una unità di crisi con le forze economiche e sociali e dall'altra pone l'accento sulla crisi dell'economia.
5000 attività economiche di cui 4600 con meno di 10 dipendenti, oltre 700 liberi professionisti più la fascia dei lavoratori autonomi: settori – ricordano - che non hanno ricevuto aiuti dallo Stato. Di qui – evidenziano - l'esigenza di correre ai ripari. Sul tavolo una precisa proposta: "Smobilizzare immediatamente i titoli che Banca Centrale detiene nel suo portafoglio investimenti, in attesa di ricercare nuova liquidità per il nostro Paese”.
Intanto, Libera annuncia di aver già chiesto, con una lettera, un incontro alla Reggenza per precisare come la propria scelta di mantenere un atteggiamento di apertura al dialogo, privo di intenti polemici, - dicono - “non possa però rapportarsi con un metodo di governo della Cosa Pubblica ormai esclusivo del Congresso Stato”.
L'intervento di Matteo Ciacci, Libera.