Verso nuove forme di tutela per i consumatori, a partire dallo strumento della class action. E' una delle principali novità contenute nel pdl della Legge sul Consumo. Oggetto di una giornata di confronto in Commissione Finanze tra maggioranza e opposizione, in un clima definito “costruttivo” dallo stesso presidente Gaetano Troina, è stato approvato all'unanimità dei presenti. Promotore: il segretario di Stato all'Industria, Fabio Righi. Una norma “necessaria – ha sottolineato Righi – per essere maggiormente aderenti agli standard internazionali”.
Non si tratta di un codice del consumo, ma di una legge quadro. Tra gli obiettivi principali: la futura introduzione anche a San Marino della class action, cioè l'azione legale collettiva per i cittadini, per avere più forza. Legge invocata dalle stesse associazioni dei consumatori nel tempo. Nel progetto di legge, che ora ha come relatore unico Michela Pelliccioni di Domani Motus Liberi, una serie di disposizioni tra le quali quelle sull'Autorità di vigilanza.
Proprio su questo, in mattinata, si è incentrato il dibattito. Tra le opposizioni c'è chi ha invitato ad approfondire bene la materia tenendo in considerazione l'Accordo di associazione in arrivo e cosa chiederà l'Europa e chi ha chiesto di evitare “l'ennesimo ufficio pubblico”. Posizioni variegate anche nella maggioranza, tra chi ha parlato di legge che, tra le altre cose, offre “maggiore trasparenza” sui prezzi e chi ha invitato a fare attenzione al tema delle attività di controllo. La norma è stata inviata agli uffici per il vaglio sulle normative europee, ha spiegato Righi.
Seduta della Commissione segnata anche dal dibattito, in seduta segreta, sulle ipotesi di cessione di Cassa di Risparmio e Banca di San Marino a “terzi”. Se, al momento, sembra essere in stallo quella relativa a Carisp, proseguirebbe, invece, la trattativa per la cessione di una quota di minoranza di Bsm: resterebbe dunque in piedi la proposta di un finanziatore americano di cui si era già parlato di recente.